Il ministro dell'Interno alla Conferenza programmatica del Pd: "Non è una legge sull'immigrazione ma sull'integrazione"

"L'adesso è uno Ius soli. Da qui dobbiamo prendere un impegno solenne ed è quello di approvare in questa legislatura lo Ius soli. Non è una legge sull'immigrazione, è una legge sull'integrazione: sono due cose profondamente diverse. Lo Ius soli è una legge di principi e un grande partito di fronte a una legge di principi, si batte, decide e convince. L'unica cosa che un grande partito non fa è rinunciare e noi non rinunceremo". Lo ha detto il ministro dell'Interno Marco Minnitiintervenendo alla Conferenza programmatica del Pd. In prima fila, ad applaudirlo, il segretario Pd Matteo Renzi. 

In mattinata si è aperta nell'hanger della stazione di Pietrarsa la seconda giornata della Conferenza programmatica del Partito democratico. I lavori sono iniziati con la lettura di un brano da parte dell'attrice Roberta Spagnuolo. A seguire un video messaggio di Carlo Ratti, architetto e docente al Mit di Boston. Poco prima di mezzogiorno, al museo di Pietrarsa, a Portici (Napoli). Il leader dem ha preso posto in prima fila accanto al ministro dell'Interno Marco Minniti e al 'fedelissimo' Matteo Richetti.

Passata la legge elettorale con i suoi pesanti strascichi politici, la questione dello Ius soli, il provvedimento per dare la cittadinanza ai giovani nati in Italia da genitori stranieri, che hanno frequerntato le scuole italiane e nella nostra cultura vivono e vogliono vivere,  è l'altro tema sul quale il governo Gentiloni ha preso impegni e che, se andasse a buon fine, potrebbe aiutare (paradossalmente con l'aiuto dei verdiniani) a migliorare i rapporti (oggi ai minimi termini) nel centrosinistra. L'impegno del governo è di portare a casa la legge entro la fine della legislatura

 

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