Ieri l'ok alla mozione dem contro Visco. Mattarella: "Si rispetti l'interesse del Paese"
Letti i giornali al mattino, nonostante sulle prime pagine campeggi lo scontro tra il Pd e il Colle, su Bankitalia Matteo Renzi non torna indietro. "Le cose che dovevamo dire le abbiamo dette ieri", ripete ai cronisti a Fano. Né, secondo quanto si apprende, ci sono contatti tra il leader dem e il Quirinale per stemperare la tensione su quanto avvenuto.
La linea del segretario Pd, insomma, non cambia. Fermo restando il "rispetto" per quelle che sono le prerogative istituzionali, al Parlamento spettava una valutazione di quanto successo negli ultimi anni e "nessuno può ignorare quello che è accaduto".
Adesso, se palazzo Chigi e il Quirinale, come sembra, vorranno confermare Ignazio Visco come governatore non sarà fatto "in nome" del Pd e del suo segretario. La 'copertura' è innanzitutto politica, visto che la campagna elettorale è di fatto iniziata. "In Parlamento c'è una mozione M5S contro Visco, noi non possiamo votarla ma certo non possiamo votare contro e prestarci alla lettura 'il Pd sostiene il governatore'. E allora abbiamo fatto la nostra mozione", ragiona Renzi. La telefonata di Paolo Gentiloni avviene mentre il treno dem è fermo a Civita Castellana e porta a un "ammorbidimento" del testo, come richiesto dal premier. Adesso starà al premier fare le sue scelte "e il Pd le rispetterà".
NESSUNO SCONTRO PD-GOVERNO. A margine dell'intervento al centro mondiale della poesia e della cultura, a Recanati, Renzi torna sulla mozione. "Penso che il Pd non ha niente da nascondere sulle banche perché abbiamo rimediato ai disastri di altri, noi non facciamo polemiche. La nostra mozione di ieri spiega che c'è da scrivere una pagina nuova".
"Ieri – prosegue il segretario – il Pd ha votato una mozione in Parlamento che riguarda Bankitalia, che ha avuto la riformulazione del Governo. Non c'è nessuno scontro tra il Pd e il governo. Il governo ha chiesto di cambiare e il Pd ha cambiato".
"Non tocca al Pd decidere il nome del governatore, ma se qualcuno vuol raccontare agli italiani che nel settore delle banche non è successo niente non sarò certo io. È successo di tutto. Non è accettabile come racconto". "È mancata evidentemente una vigilanza efficace come oggi il procuratore Greco ha spiegato in commissione di inchiesta – aggiunge Renzi – Ci sono stati dei manager, e ne sanno qualcosa anche nelle Marche, che hanno preso dei soldi e non hanno lavorato con la professionalità con la quale avrebbero dovuto. Ci sono persone che hanno visto venir meno i loro crediti e hanno sofferto la crisi delle banche".
IL GOVERNATORE IN COMMISSIONE D'INCHIESTA. Visco intanto si è presentato alla sede della commissione di inchiesta sulle banche, per incontrare il presidente Pierferdinando Casini. Il colloquio, al quale erano presenti anche i vicepresidenti della commissione, Renato Brunetta (FI) e Mauro Maria Marino (Pd), è durato circa un'ora. "Il Governatore, in spirito di collaborazione istituzionale, ha fornito alla Commissione l'elenco dei documenti richiesti che saranno messi a disposizione non appena ultimata la classificazione di segretezza in corso da parte degli uffici della Banca d'Italia", si legge in una nota.
L'audizione del Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, in commissione Banche, sarà fissata dopo quella del capo della Vigilanza, Carmelo Barbagallo, che si terrà la prossima settimana. Lo ha riferito il vicepresidente della Commissione di Inchiesta, Renato Brunetta, dopo l'incontro a San Macuto tra Pier Ferdinando Casini e il titolare di palazzo Koch.
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