Il leader della Lega Nord ribadisce anche il suo 'no' a un'alleanza con i Cinque Stelle
"Lo scelgono gli italiani chi sfida Renzi e chi sfida Grillo. Non lo decide Berlusconi, non lo decide Salvini". Lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, intervistato su Sky Tg24 da Maria Latella, che gli citava le parole di Silvio Berlusconi riportate oggi da Repubblica sulla leadership del centrodestra. Salvini si è quindi detto pronto a "girare l'Italia per prendere consenso", sottolineando che, se gli italiani sceglieranno lui, Berlusconi "se ne farà una ragione". Perchè, "non è più il tempo delle dinastie".
"In privato Matteo mi abbraccia, dice che ho ragione io. Poi in pubblico fa un po' lo sbruffoncello. Ma ormai lo conosco. Lui lo sa che non può essere il candidato premier", aveva dichiarato Berlusconi, presidente di Forza Italia, in un'intervista pubblicata sul quotidiano, parlando del leader della Lega Nord, Matteo Salvini. "Sul programma siamo d'accordo al 95%. Solo sull'uscita dall'euro siamo in disaccordo", ha proseguito Berlusconi, sempre riferendosi a Salvini.
Se si andasse alle primarie nel centrodestra e ne uscisse sconfitto, Salvini ha affermato che resterebbe comunque all'interno della coalizione. "E' democrazia. E la democrazia non va bene solo se vinco io", ha detto il segretario della Lega Nord precisando: "se vinco il confronto, si va avanti. Se perdo, si va avanti lo stesso".
Su una possibile alleanza con il Movimento 5 Stelle, Salvini ha le idee chiare: "Grillo cambia idea ogni quarto d'ora. Sull'immigrazione hanno depenalizzato il reato di immigrazione clandestina, sull'euro propone un referendum che non è possibile. Io ho tanti difetti, però cerco di avere un progetto chiaro". "Sono partito con la Lega al 3%, in questo momento i sondaggi danno la Lega al 14%. Posso supporre che gli italiani, se il messaggio è chiaro, pulito, onesto e concreto, lo votino in massa", ha proseguito Salvini, dopo che gli era stata fatta notare la necessità per la Lega di trovare alleanze per puntare al governo, "dopo il voto per la Brexit e per Trump, niente è impossibile".
E sulla legge elettorale, Salvini si è detto contrario al "sistema proporzionale, l'anticamera dell'inciucio". "Se Berlusconi – ha continuato il leader del Carroccio – pensa di prendere voti dal centrodestra per poi portarli a governare col centrosinistra, come ha già fatto Alfano, lo dica prima". E comunque: "Il dibattito sulla legge elettorale appassiona zero gli italiani".
Salvini è tornato poi a parlare di sicurezza. "Un Paese non è libero se non controlla i suoi confini, la sua moneta e le sue banche. Chiunque si voglia alleare con noi, su questo deve avere le idee chiare"., ha ribadito. "Il tenere i piedi in due scarpe, un po' col Pd e un po' con Salvini, un po' con la Merkel e un po' con Salvini, un po' con l'Europa e un po' con Salvini, non esiste. Non si può più fare", ha proseguito Salvini, rispondendo a una domanda di Maria Latella sugli accordi programmatici raggiunti con Silvio Berlusconi.
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