L'appello: "Governo presenti una norma per modificare l'Italicum"
"Io davvero non capisco, non me ne faccio una ragione. Come fa Renzi a non vedere quel che sta succedendo in Europa e nel mondo? Come fa a non sentire quel che ribolle sotto di noi… Io lo sento, lo sento. Si comporta da irresponsabile, così finiamo nel burrone. Eppure il 2018 è lì che arriva. E se lui dice che vince il Sì e tira dritto, senza cambiare l'Italicum, andiamo a finire contro un muro". Queste le parole di Pierluigi Bersani in un'intervista a Repubblica. Poi, aggiunge l'ex segretario Pd, "c'è un tema di rappresentanza, democrazia". E spiega: "Non vorrei essere io a governare con il 25%, contro il 75% degli elettori. È impensabile in una società così complessa".
Per Bersani "Ci sono solo due cose da fare: il governo presenti una norma per modificare l'Italicum e intervenga sull'elettività dei senatori". E questo prima, non dopo il referendum: "se non dovesse farlo, per fermare questa deriva c'è solo il No. Referendum e Italicum sono intimamente collegati". E a proposito della consultazione del 4 dicembre, "l'errore è la drammatizzazione. Non possiamo farlo diventare un'occasione per la speculazione politica e finanziaria. Il governo non c'entra e deve stare al suo posto. Io dico un'altra cosa: se da qui ad un anno e mezzo passa l'idea di lasciare l'elezione indiretta dei senatori, che alimenta con forza l'antipolitica, e resta l'Italicum così com'è, poi nel 2018 ci giocheremo un pezzo grande della democrazia italiana".
L'Italicum "così com'è dà un'occasione alla destra. Questa legge elettorale ci porta dritti dritti lì. E' così in tutto il mondo, non solo in Italia". In ogni caso, se vincesse il no, " per me non deve dimettersi. E comunque non è come dice, semmai un governo lo farebbe Renzi. on è proprio il momento di alzare la posta, nella situazione che si sta vivendo in Europa e nel mondo. Se invece prendono questa deriva, poi il giorno dopo non vengano a cercarmi".
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