Lorenzin: 160 euro primo figlio, 240 il secondo, e se l'Isee è più basso fino a 320 euro
Roma, 15 mag. (LaPresse) – Fonti di palazzo Chigi sottolineano come l'ipotesi del raddoppio del bonus bebé sia, allo stato, sola una delle proposte in campo. Prioritario, sostengono le stesse fonti, è uno sguardo complessivo sugli strumenti di welfare e non una o un'altra ipotesi che, al momento, restano tali.
IPOTESI ANTICIPATA DA LORENZIN. "160 euro primo figlio, 240 il secondo, e se l'Isee è più basso arriviamo fino a 320 euro". Questa l'ipotesi contenuta in un progetto del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, confermata dal ministro a margine della 'Race for the cure' in corsa a Roma. Ai microfoni di Rainews24, Lorenzin ribadisce che "i dati che abbiamo avuto quest'anno sono sconfortanti, siamo a 480mila bambini nati, abbiamo perso tanti bambini quanto una grande città negli ultimi anni. E se andiamo avanti così tra dieci anni nasceranno solo 350mila bambini. Vuol dire che il paese muore. Dobbiamo fare una cura choc".
"Se andiamo avanti con questo trend, senza riuscire a invertirlo, tra dieci anni cioè nel 2026 nel nostro Paese nasceranno meno di 350mila bambini all'anno, il 40% in meno del 2010. Un'apocalisse. Saremo finiti dal punto di vista economico, e da quello della nostra capacità vitale. È questa la vera emergenza italiana. In 5 anni abbiamo perso oltre 66mila nascite, cioè per intendersi una città più grande di Siena. Se leghiamo tutto questo all'aumento degli anziani e delle malattie croniche, abbiamo il quadro di un paese moribondo", aveva detto Lorenzin in un'intervista a Repubblica uscita questa mattina.
CODACONS: ANCORA TROPPO POCO. "Bene sostenere le famiglie che decidono di avere un figlio, male gli stanziamenti allo studio del Governo". Lo afferma il Codacons, commentando l'ipotesi di un raddoppio del bonus bebè come lotta al crac demografico registrato negli ultimi anni in Italia. "Gli importi del bonus bebè di cui si parla in queste ore appaiono ancora deboli – spiega il presidente Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma – La crisi economica che ha investito il paese negli ultimi anni ha reso sempre più difficile per le famiglie mettere al mondo un figlio: mentre infatti i cittadini hanno perso potere d'acquisto, i costi a loro carico sono saliti. Oggi la spesa per mantenere un bambino arriva a sfiorare, nei primi anni di vita, quota 10 mila euro all'anno tra alimentari, biancheria, carrozzine, passeggini, culle, spese mediche, asili nido, baby sitter".
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