Rinviata la decisione su Carrai. Sì al decreto banche: rimborsi per l'80% dei risparmiatori
Come previsto, il prefetto Alessandro Pansa è stato nominato al vertice del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Ad annunciarlo il premier Matteo Renzi, al termine del Consiglio dei ministri. All'Aisi è stato nominato il generale Parente, mentre a capo della polizia al posto di Pansa è stato scelto Franco Gabrielli. Il generale Giorgio Toschi è stato inoltre nominato comandante generale della Guardia di Finanza e l'ammiraglio Valter Girardelli è il nuovo capo di stato maggiore della marina militare.
"Nelle settimane scorse ho letto una ridda di nomi senza riscontro come se io volessi mettere qualche amico a capo dei servizi. In un Paese civilee normale, quando si nominano i vertici istituzionali si scelgono personalità con comprovata esperienza nei settori". È' stata questa la premessa del premier Matteo Renzi, alla conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, prima di annunciare le nuove nomine che, ha detto, "sono state fatte con un criterio di trasparenza totale. Sono totalmente istituzionali". Poi ha aggiunto: "Ho chiesto a Marco Carrai di venire a darmi una mano nel settore dei big data. Spero che non abbia cambiato idea, io no. Il modo in cui è stato raccontato – ha aggiunto Renzi riferendosi alla stampa – è una cosa in cui è stato dato maggior sfogo alla fantasia".
Il cdm ha varato anche il decreto sulle banche. "E' stato approvato un decreto fatto di 3 parti per risolvere definitivamente le problematiche del mondo bancario in Italia. Ci sono misure sui rimborsi agli investitori delle 4 banche" finite in procedura di risoluzione, ha annunciato il premier. "Abbiamo ottenuto che vi possa essere un rimborso forfettario fino all'80 per cento senza bisogno di arbitrato, purché ricorra una di queste due condizioni: che i risparmiatori abbiano reddito lordo inferiore a 35 mila euro nel 2015 ai fini Irpef o che abbiano un patrimonio mobiliare inferiore a 100 mila euro anche se hanno il reddito che supera i 35 mila euro", ha detto Renzi. "Il cittadino non spende una lira – ha tenuto a sottolineare – è il fondo bancario che paga: non sono soldi dei contribuenti". "Il rimborso – ha aggiunto – vale per tutti quelli che hanno acquistato le obbligazioni entro il 12 giugno 2014. Restano fuori 158 persone su 10 mila si tratta di quelli che hanno acquistato sul mercato elettronico secondario a prezzi scontati. Ritenere questi ultimi truffati pare difficile: potranno tuttavia ricorrere all'arbitrato".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata