Roma, 2 dic. (LaPresse) – “Oggi il Parlamento ha una nuova opportunità per scegliere i tre giudici della Corte costituzionale, dopo quasi trenta tentativi andati a vuoto, speriamo tutti che si possa arrivare alla scelta giusta, condivisa in modo trasversale, concentrata su persone di alto profilo, senza veti incrociati e senza appartenenze politiche di tale evidenza da suscitare qualche perplessità”. Lo scrive in una nota Paola Binetti, deputato di Area popolare (Ncd- Udc).
“Non sono in discussione i nomi delle persone che sono stati fatti finora: i loro curricula sono eccellenti e mostrano una indiscussa competenza nell’ambito delicatissimo del Diritto Costituzionale, m al momento del voto c’è qualcosa che si inceppa e quanto appariva chiaro prima del voto si mostra nei fatti tutt’altro che sicuro. C’è la sensazione che nella complessa dinamica tra maggioranza ed opposizione, nei partiti e tra i partiti, si stiano giocando partite che hanno anche altri riferimenti”.
“Selezionare i giudici della Corte costituzionale significa selezionare persone che giudicheranno il nostro lavoro, la tenuta costituzionale delle nostre proposte di legge e la coerenza e il rigore della loro applicazione. Significa anche spostare la nostra attenzione sulla difesa dei diritti umani e su tutte quelle situazioni e circostanze in cui vengono ignorati, o non adeguatamente rispettati. Mi auguro proprio che, da qui alle prossime ore, si possa ripensare le scelte dei candidati avendo come orizzonte di riferimento non le appartenenze ma il tipo di mission che verrà loro affidata dalla Corte costituzionale”.
“L’oggettività nell’affrontare le questioni delicatissime che verranno poste deve aprire uno spazio di rinnovata fiducia con il Parlamento, evitando quelle circostanze in cui la Corte si è sostituita al Parlamento, anticipando orientamenti, marcandone la direzione anche in ambiti in cui il Parlamento non si era ancora espresso. I giudici che vorremmo fossero eletti devono rispondere anche a questi criteri di distinzione di ruoli e di competenze e per questo scegliere non è così facile come alcuni credono”.
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