Roma, 9 ago. (LaPresse) – “In merito alle riforme e ai numeri del governo, con rispetto, domandiamo al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di esaminare la questione nella sua oggettività drammatica e alla luce dei precedenti più immediati”. Lo chiede il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta. “Questo governo non ha la maggioranza in Parlamento (oltre che nel Paese) – sottolinea il deputato -: 176 senatori su 320 hanno firmato emendamenti depositati che bocciano la grande riforma costituzionale che l’attuale premier ha indicato come colonna portante e senso stesso del suo mandato di Presidente del Consiglio. Invocare l’ordalia, il muro contro muro, su una materia per la quale è decisivo l’ampio consenso di Parlamento e di opinione pubblica, è qualcosa di pericoloso e disperato”.
“Nel novembre 2011 – aggiunge Brunetta – per molto meno, senza alcuna bocciatura, ed anzi dopo un voto favorevole della Camera dei deputati, il Presidente Napolitano convocò Silvio Berlusconi e gli impose le dimissioni. Ora, con scarsissima sensibilità istituzionale e personale, il Presidente emerito Napolitano cerca di precostituire una strada per il suo successore, chiedendo con il suo silenzio di avallare una sorta di moral suasion di un Quirinale ombra. Inutile che il premier faccia riferimento alle 46 fiducie fin qui ottenute. Proprio il numero esagerato dice che Renzi ha dovuto piegare costantemente con la logica della prova di forza la propria maggioranza. Ha dovuto farlo su questioni secondarie e dopo aver in ogni modo impastato compromessi non da governo serio, ma da non-governo”, conclude il capogruppo di Forza Italia.
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