Roma, 18 lug. (LaPresse) – “Le indagini sull’attacco informatico a Hacking team del 6 luglio iniziano a delineare un quadro preoccupante: ci sono sei ex dipendenti indagati e dai documenti violati, e poi pubblicati, emergono rapporti stretti e poco chiari con molti Paesi. Perché il governo italiano si ostina a non chiarire? Ci sono degli elementi che non devono emergere?”. Lo dice il deputato di Forza Italia, Saverio Romano.
“Basterebbe una semplice audizione del sottosegretario Minniti per spiegare cosa sta succedendo. Eppure l’esecutivo latita – continua Romano – e ignora le domande che poniamo da giorni, alimentando il legittimo sospetto che dietro questa spy story si nascondano dinamiche e personaggi poco raccomandabili”. Per Romano “la posta in gioco è alta, anzi altissima: la sicurezza del nostro Paese. La riproducibilità del codice Galileo permetterà a chiunque ne entra in possesso di spiarci 24 ore su 24, annullando così ogni tentativo di riservatezza e privacy. Questo scenario va prevenuto, ma così facendo il governo italiano, con il suo silenzio, lo sta solo costruendo”.
“Sei ex dipendenti di Hacking team sono indagati per l’attacco informatico subito dalla società milanese che ha permesso a perfetti sconosciuti di entrare in possesso di migliaia di dati riservati” ha aggiunto la deputata di Forza Italia, Daniela Santanché. “La magistratura, insomma, sta facendo il proprio lavoro. Lo stesso – ha proseguito – non si può dire per il governo, a cui spetta il dovere di rispondere a quesiti che da giorni poniamo e che puntualmente vengono elusi. Come Forza Italia ci sarebbe piaciuto porre queste domande al Copasir, ma lì non siamo rappresentati, così come ci piacerebbe che il presidente dello stesso Copasir assumesse un’iniziativa che appare basilare: convocare in audizione il sottosegretario Minniti o, in alternativa, il direttore dell’Aise Manenti”.
Santanché ha poi continuato: “Qualcuno, insomma, che spieghi le relazioni tra il governo italiano e Hacking team, quali sono le rassicurazioni che la stessa società aveva fornito sulla tutela di dati riservati e sensibili, a quali rischi si va incontro con la possibilità di replicare in serie il codice Galileo, che permetterà la nascita di forme di spionaggio ‘fai da te’. È così difficile in un Paese democratico avere un esponente del Governo in grado di rispondere a queste domande”?
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