Roma, 9 lug. (LaPresse) – “Adesso, dopo la sentenza di Napoli, bisogna condannare i duecento parlamentari che in questa legislatura hanno cambiato casacca, hanno cambiato partito, hanno cambiato posizione politica, in cambio di posti, di prebende, di ministeri, di presidenze di Commissione o della promessa di essere rieletti. Perché se hanno condannato Berlusconi a tre anni, contro gli articoli 67 e 68 della Costituzione, allora vanno condannati Alfano e compagni, vanno condannati tutti i deputati e i senatori che hanno cambiato partito. Questo è il paradosso e ci aspettiamo che la procura di Napoli applichi gli stessi criteri ai duecento di questa legislatura, ma anche ai quattrocento della passata legislatura. Questo è ovviamente un paradosso”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio.

“Questa è ovviamente una situazione inaccettabile – ha aggiunto – e gli articoli della Costituzione stabiliscono l’insindacabilità dei comportamenti dei parlamentari, e quindi i parlamentari sono liberi nella loro espressione, non hanno vincolo di mandato e quindi il reato di Berlusconi è un reato impossibile. Come è un reato impossibile quello di duecento parlamentari di questa legislatura, e dei quattrocento della passata legislatura. Ma se il tribunale di Napoli ha giudicato Berlusconi colpevole, allora tutti colpevoli. Adesso ci aspettiamo queste evoluzioni”. “Attenzione, non è la vicenda di Berlusconi, la questione è la democrazia nel nostro Paese, la libertà dei parlamentari senza vincolo di mandato. Perché se prevale la logica da tribunale politico, dell’inquisizione, che è prevalsa a Napoli, allora condannateli tutti”, ha concluso Brunetta.

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