Roma, 3 giu. (LaPresse) – “Il direttivo nazionale del partito dei Popolari per l’Italia ha deliberato in data odierna l’uscita dalla maggioranza che sostiene l’attuale governo”. Lo annuncia, in una nota, il senatore del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, Mario Mauro, presidente dei Popolari per l’Italia.

“Riforme non condivise – aggiunge Mario Mauro – condotte in modo improvvisato ed approssimativo, con una improvvida esaltazione del carattere monocolore dell’Esecutivo sono alla base di una decisione che è innanzitutto un giudizio definitivo su una gestione politica che sta tenendo in stallo l’Italia, la sua economia e il suo bisogno di crescita”. “Le nostre idee – conclude Mario Mauro – contribuiranno ora alla costruzione e all’organizzazione di una maggioranza politica nel Paese centrata sui valori popolari e liberali“.

Rossi e D’Onghia restano al governo. “Prendiamo atto della decisione del direttivo nazionale del partito dei Popolari per l’Italia di uscire dalla maggioranza che sostiene l’attuale Governo, ma, come già annunciato al presidente dei Popolari per l’Italia, sen. Mario Mauro, ben prima dei risultati elettorali delle recenti consultazioni amministrative, non concordiamo con questa linea d’azione”. Così, in una nota congiunta, il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi e il sottosegretario all’Istruzione Angela D’Onghia. “Riteniamo infatti – proseguono – che l’attuale maggioranza stia portando avanti un percorso essenziale per la rinascita di questo Paese e che qualsiasi partito della maggioranza possa concorrere in termini di dialettica e contributi. Per questo occorre però farne parte e non porsi su più facili posizioni di opposizione”. “Per queste motivazioni – continuano – abbiamo già presentato le nostre dimissioni dal partito dei Popolari per l’Italia e rimarremo al momento all’interno dei gruppi parlamentari di rispettiva appartenenza (gruppo Grandi autonomie e libertà e gruppo Per l’Italia – Centro democratico) per continuare a lavorare come sempre nell’interesse comune e generale dell’Italia scevri da pregiudizi e congetture politiche che non ci appartengono”.

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