Roma, 28 gen. (LaPresse) – Il colloquio con FI è stato civile. Chiede che non vi sia nessuno che abbia avuto una storia militante nel nostro partito, ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi intervenendo nel corso l’assemblea dei deputati Pd convocata stamane in vista delle votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica che avranno inizio domani alle 15.
Nel corso delle consultazioni di ieri c’è stato un riferimento forte a una figura politica. ha detto Renzi.
“Io sono contraente del Patto del Nazareno. Lo rivendico”, sottolinea Renzi. Ad eccezione del 2006, avrebbe ricordato il premier, FI ha sempre espresso un presidente, ma non accettiamo diktat da quel partito.
“Il Pd parte dal Pd e dalla sua unità. Poi si allarga a tutti, senza esclusioni”, ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi intervenendo nel corso l’assemblea dei senatori Pd . “Tutte le forze politiche consultate ieri – ha aggiunto Renzi – hanno riconosciuto che è giusto si parta dal Pd che ha il 46-47% dei grandi elettori”.
Da Renzi arriva un avvertimento: “Il Presidente della Repubblica – ha ribadito – si fa con tutti: l’ho detto anche a Sel ieri. Nessun diktat, nessun veto. A prescindere da chi è in maggioranza”.
Poi il segretario del Pd parla anche della tempistica: “Dobbiamo chiudere la partita entro la fine della settimana”, dice. “Questo significa – avrebbe aggiunto Renzi rivolgendosi ai deputati – contemplare anche la giornata di domenica, ma spero che non ce ne sia bisogno”. “La mia idea è che non possiamo andare oltre il weekend”, ha ribadito il numero 1 dei Dem..
“Domani dobbiamo decidere se procedere alle prime tre votazione sulla proposta della scheda bianca. Per me continua ad essere la migliore, ma decidiamo insieme”, è stata l’indicazione di Renzi.
Il segretario dem ha poi ringraziato quanti, “pur essendo della partita”, non essendoci ancora “nessun nome che si impone”, stanno mettendo in campo la loro “disponibilità” per una “soluzione unitaria”.
“Anche se i giornali ne danno uno certo al giorno, il nome ancora non c’è perché abbiamo deciso di trovarlo insieme”, ha aggiunto Renzi intervenendo nel corso l’assemblea dei senatori Pd.
Renzi sa che la partita della corsa al colle è decisiva. “Ringrazio donne e uomini del Pd per il senso di solidità e la responsabilità con cui stiamo gestendo questa vicenda. C’è la consapevolezza che non possiamo sbagliare il colpo stavolta”, ha detto il premier. “C’è un clima alto, buono, maturo e pienamente responsabile del momento – ha aggiunto Renzi – ne va davvero della credibilità delle istituzioni e della leadership del Partito democratico”.
“Un garante della Costituzione, economista, che abbia un profilo internazionale”. Queste le caratteristiche indicate ieri dalle forze politiche per il futuro presidente della Repubblica, secondo quando riferito dal presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso l’assemblea dei senatori Pd. “I leader di FdI e Lega Giorgia Meloni e Matteo Salvini, ha aggiunto, vogliono un candidato loro anti euro”.
GUERINI (PD): NE’ DIKTAT NE’ VETI, CONVERGENZA AMPIA – “Non ci sono diktat né veti: il metodo è quello di costruire una convergenza ampia”. Così il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, a chi gli chiede se il Pd teme che Forza Italia ponga dei ‘diktat’ per la scelta del Presidente della Repubblica.
SALVINI: INTESA CON FDI, NOSTRO CANDIDATO VITTORIO FELTRI- “Non mi piace la scheda bianca, non ci piace chi decide di non decidere: per dare un segnale di speranza, e poi se son rose fioriranno, abbiamo condiviso” con Fratelli d’Italia “un percorso per un’alternativa seria a Renzi: chiediamo ai nostri deputati e ai nostri senatori di fare una scelta culturale e politica che abbiamo incarnato in una persona, che ha i suoi pregi e i suoi difetti come tutti, Vittorio Feltri”. Lo ha detto il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio con la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
MELONI: FELTRI E’ CANDIDATO POPOLARE- “Abbiamo scelto Vittorio Feltri” come candidato alla presidenza della Repubblica “perchè crediamo che sia una persona che possa rappresentare una candidatura popolare”. Così la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, a Montecitorio.
L’INCONTRO FRA RENZI E BERSANI- Il presidente del Consiglio Matteo Renzi incontra a palazzo Chigi l’ex segretario Pd Pier Luigi Bersani. Un faccia a faccia durato mezz’ora. L’ex segretario Pd Pier Luigi Bersani, dopo aver incontrato a palazzo Chigi Matteo Renzi, ha incontrato alla Camera il capogruppo Pd Roberto Speranza e Gianni Cuperlo.
Anche il presidente della commissione Esteri del Senato Pier Ferdinando Casini è stato ricevuto a palazzo Chigi, dove sono in corso gli incontri del presidente del Consiglio Matteo Renzi in vista delle votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica che avranno inizio domani alle 15.
DUE ORE DI FACCIA A FACCIA BERLUSCONI-RENZI A PALAZZO CHIGI– Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi si è recato a palazzo Chigi verso le 13,30 per incontrare il presidente del Consiglio Matteo Renzi in vista delle votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica che avranno inizio domani alle 15. Con lui anche Denis Verdini e Gianni Letta. Si è concluso dopo quasi due ore l’incontro tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.
ALFANO DA RENZI STAMATTINA. COL CAV TELEFONATA- Il leader di Area Popolare (Ncd-Udc), Angelino Alfano, ha incontrato questa mattina presto, a palazzo Chigi, il premier Matteo Renzi, in vista dell’elezione del presidente della Repubblica di domani, a partire dalle 15. Ancora non in agenda invece il faccia a faccia tra il ministro dell’Interno e Silvio Berlusconi, con cui, riferiscono fonti parlamentari, sta avendo continui contatti telefonici.
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