Roma, 21 mag. (LaPresse) – Domenica 25 maggio in Abruzzo si vota per rinnovare il Consiglio regionale. I seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23. Lo spoglio inizierà lunedì 26 maggio alle 14. Possono votare i cittadini iscritti nelle liste elettorali di uno dei Comuni della Regione che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età entro il giorno delle elezioni.

COME SI VOTA. Si vota su schede di colore verde, l’elettore esprime la sua preferenza per una delle liste circoscrizionali tracciando un segno nel rettangolo corrispondente o esprimendo un voto di preferenza scrivendo il cognome, oppure il nome e cognome, di uno dei candidati della lista. Il voto espresso per una delle liste viene automaticamente attribuito al candidato presidente sostenuto dalla lista stessa, mentre al contrario il voto espresso solamente per il candidato governatore non viene attribuito alla lista o alle liste collegate. Nel caso in cui l’elettore tracci un segno su più di una lista legate a uno stesso candidato, il voto per quest’ultimo è valido ma quello per le liste non è conteggiato. Non è infine ammesso il voto disgiunto: il voto espresso per un candidato presidente e per una lista diversa da quelle a lui collegate è nullo.

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE. Il consiglio regionale abruzzese è composto da 31 membri, due seggi sono attribuiti al presidente della giunta regionale eletto e al candidato presidente col numero di voti immediatamente inferiore. Gli altri 29 seggi sono assegnati con criterio proporzionale.

SISTEMA ELETTORALE. Nelle elezioni regionali di domenica 25 maggio viene applicato per la prima volta il nuovo sistema elettorale introdotto nell’aprile scorso, che prevede l’elezione del Consiglio regionale in base a liste di candidati concorrenti su base circoscrizionale con premio di maggioranza. Le circoscrizioni elettorali sono quattro: quella de L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo. In ogni circoscrizione i due sessi non possono essere rappresentati in quote superiori al 60%. Il nuovo sistema elettorale prevede una soglia di sbarramento del 4%, che scende al 2% per i gruppi collegati a una coalizione che ha superato il 4%.

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