Roma, 24 mag. (LaPresse) – Domenica 25 maggio non si voterà soltanto per le Europee ma, dalle 7 alle 23, saranno chiamati alle urne anche i cittadini di oltre 4mila comuni, per il rinnovamento dei consigli comunali e per l’elezione dei sindaci. Si tratta di 3.900 comuni delle Regioni a statuto ordinario (di cui 24 capoluoghi di provincia). A questi si deve aggiungere l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali in 131 comuni del Friuli Venezia Giulia, in 37 comuni della Sicilia e in 18 comuni della Sardegna (di cui 2 capoluoghi di provincia). In caso di effettuazione del turno di ballottaggio per l’elezione dei sindaci si voterà domenica 8 giugno dalle 7 alle 23. Lo scrutinio inizierà lunedì 26 maggio alle 14, al termine dello spoglio delle schede – in Abruzzo e Piemonte – per le elezioni regionali.
DAL COMUNE PIU’ POPOLOSO A QUELLO PIU’ PICCOLO. La città più popolosa chiamata alle urne è Firenze (366mila abitanti), seguita da Bari (313mila). Le più piccole sono Pedesina, in provincia di Sondrio, e Moncenisio, in provincia di Torino, rispettivamente con 33 e 34 abitanti. I capoluoghi di provincia che eleggeranno il loro sindaco sono in totale 27: 14 erano amministrati dal centrosinistra e 13 dal centrodestra.
GLI ELETTORI. Le elezioni in 3.918 comuni di regioni a statuto ordinario e della Sardegna (la cui organizzazione è curata dal Ministero dell’Interno) interesseranno 16.852.215 elettori, di cui 8.180.596 di sesso maschile e 8.671.619 di sesso femminile; le sezioni saranno 21.058.
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