Roma, 10 apr. (LaPresse) – “Noi abbiamo delle regole, la minoranza va dove va la maggioranza. Io l’ho fatto per anni”. E’ una presa di posizione netta quella del premier Matteo Renzi, che in un’intervista al Tg3 ha richiamato le opposizioni interne al Pd a uniformarsi alle scelte prese dal Governo sulla riforma del Senato. Renzi ha escluso l’ipotesi del ddl Chiti dicendo che “non ha alcuna possibilità di essere realizzata”.
“Per ora non è previsto un incontro con Berlusconi”, ha inoltre detto il premier, smentendo le voci su un possibile faccia a faccia con l’ex Cavaliere. “E’ un bene – ha però aggiunto – che ci sia anche Forza Italia al tavolo per fare le riforme”.
A proposito degli 80 euro al mese in più in busta paga, il presidente del Consiglio ha assicurato che “sono confermati anche per i prossimi anni”. “Negli anni scorsi hanno pagato sempre gli stessi – ha aggiunto – era ora di dare un segnale che la musica è cambiata”. Il premier non ha risparmiato una frecciata alle banche, “possono iniziare a risparmiare sui mega stipendi dei manager”, ha detto a proposito delle proteste contro le misure adottate dal Governo. “Abbiamo tutti dato una mano alle banche”, ha aggiunto Renzi, che ha inoltre precisato che “ci deve essere un limite agli stipendi, almeno nel settore pubblico. Sul privato non possiamo incidere”.
Caustico anche il commento nei confronti del leader del Movimento 5 Stelle. “Beppe Grillo – ha detto il premier commentando le critiche arrivate oggi sulle capolista donne per il Pd alle elezioni europee – tutte le mattine si alza e pensa: ‘Come posso attaccare il Pd?’. Io invece penso a come posso cambiare l’Italia”.
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