Roma, 12 feb. (LaPresse) – Dopo oltre un’ora di colloquio faccia a faccia tra il premier Enrico Letta e Matteo Renzi, che fonti del Pd definiscono “positivo”, la situazione del governo è in stallo. Ciascuno dei due, riferiscono fonti di governo, è rimasto fermo sulle proprie posizioni: il presidente del Consiglio è intenzionato ad andare avanti, e annuncia che alle 18 presenterà ‘Impegno Italia’, la proposta di patto di coalizione tra i partiti che sostengono il governo. Il segretario del Pd sarebbe, invece, pronto alla premiership.
Renzi è arrivato a Palazzo Chigi verso le 11.30 a bordo di una Smart blu. È stato il deputato Ernesto Carbone ad andarlo a prendere alla stazione Termini, lasciandogli guidare la sua auto fino all’ingresso secondario di Chigi. Al termine dell’incontro il segretario ha riunito i suoi fedelissimi al Nazareno: presenti, tra gli altri, il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio, e i componenti della segreteria Maria Elena Boschi, Luca Lotti, Lorenzo Guerini, Stefano Bonaccini. “Leggo tante ricostruzioni, ipotesi, idee sul futuro del Governo. Quello che devo dire io, lo dico a viso aperto – ha scritto Renzi su Facebook – come sempre senza troppi giri di parole. Domani, in direzione, alle 15. Ovviamente in streaming”.
Secondo gli ultimi rumors il premier uscente potrebbe ‘accontentarsi’ del ministero degli Esteri e presentarsi al Quirinale con in mano le proprie dimissioni già stasera o domattina, al rientro di Giorgio Napolitano dal Portogallo. Il premier – a questo punto uscente – e il segretario del Pd potrebbero vedersi già in mattinata per definire la situazione.
“Per fare le riforme potrebbe servire Renzi. Gli sconsiglio totalmente di farlo. Ma mi sa che sta diventando inevitabile”, spiega uno dei suoi fedelissimi, Davide Faraone, membro della segreteria Pd che conferma l’incontro di questa mattina. “Si vedranno di sicuro”, dice.
“E’ una situazione molto piena di rischi ma il problema non è quello che conviene a Renzi ma quello che conviene al Paese. Renzi non si potrà tirare indietro”, dice il ministro per gli Affari Regionali, Graziano Delrio.
Sembra aver già preso atto della situazione il vicepremier e leader di Ncd Angelino Alfano: “Il Pd dica con chiarezza se intende continuare a sostenere il governo Letta o meno. Se non c’è un’appassionata e sincera disponibilità da parte del Pd a rilanciare l’azione di questo Governo, la situazione si complica”.
Silenzio da Forza Italia, mentre il placet è già arrivato da Scelta civica: “La questione fondamentale – dice Andrea Romano, capogruppo del partito alla Camera – è voltare pagina, ripartire. Se questa ripartenza passa anche per la messa in gioco della figura più importante del Pd, che oggi è Matteo Renzi, si riparta”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata