Roma, 12 feb. (LaPresse) – “L’aggiustamento non è sufficiente, bisogna tenere conto di quanto accaduto in tutti questi mesi, un governo nato con Berlusconi, con Scelta civica unita e senza Renzi segretario, bisogna tenere conto dei cambiamenti che sono avvenuti che hanno cambiato la natura stessa del governo”. Così il premier Enrico Letta nel corso della conferenza stampa di presentazione di ‘Impegno Italia’, la proposta di patto di coalizione tra i partiti che sostengono il governo, a Palazzo Chigi, respinge l’ipotesi di un rimpasto di Governo. “Non ho perso tempo”, spiega, e anche se c’è stato un ritardo “non è colpa mia”. Il presidente del Consiglio annuncia così di non voler fare un passo indietro per lasciare il posto a Matteo Renzi, così come ipotizzato da più fonti nel corso della giornata. E proprio al segretario del Pd lancia una stoccata: “Le dimissioni – dice – non si danno per dicerie, per manovre di palazzo, per retroscena. Io credo che ognuno debba dire cosa vuole fare, giocando a carte scoperte, soprattutto chi vuole venire qui al posto mio”. Sui tempi del suo governo, il premier è chiaro: “Credo che la data del termine di ‘Impegno Italia’ – spiega – sia legata al completamento delle riforme. Quando saremo in grado di fare una legge elettorale, riformati il Senato e il titolo V della Costituzione, allora sarà terminato il lavoro”. “Le mie prospettive personali – ha aggiunto Letta – non centrano nulla, sono qui per un profondo attaccamento alle istituzioni. E’ per quello che è nato questo governo, un governo di servizio. Io mi considero un uomo delle istituzioni e da tale mi comporterò”.

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