Roma, 30 gen. (LaPresse) – Pd e Forza Italia hanno già definito un accordo per il passo successivo dopo la legge elettorale: “Entro il 15 febbraio abbiamo stabilito di arrivare a un testo condiviso per superare il Senato e ridefinire i poteri delle Regioni, anche per mettere fine a questo indecoroso ping pong” di competenze. Lo ha annunciato il segretario del Pd Matteo Renzi a ‘La telefonata’ su Canale 5.

“RENZIANI NEL GOVERNO? ORA ASSOLUTAMENTE NO”. A Maurizio Belpietro, che gli chiedeva se smetterà di essere all’opposizione del Governo e farà entrare qualche renziano nell’esecutivo, il segretario Pd ha risposto: “Sa di cosa sono io all’opposizione? Di quelli che pensano alla poltrona. A me non interesano le poltroncine”. “Quindi non entra nessuno dei suoi?”, lo ha incalzato il giornalista. “In questo momento assolutamente no – ha risposto -. Non intendo andare a contrattare col presidente del Consiglio la sostituzione di uno, magari perché era bersaniano. I giochini della prima repubblica non mi interessano”.

“BELPIETRO, IL PD NON TI CANDIDERA’ MAI”. Piccolo siparietto poi tra il giornalista e il leader Pd. “Ma cosa cambia con l’Italicum, visto che restano le liste bloccate?”, ha chiesto Belpietro. “Cambia – è stata la risposta – che se il segretario del Pd impazzisse e proponesse la candidatura Maurizio Belpietro, col Porcellum il nome finirebbe in una lunga lista e la gente non se ne accorgerebbe. Oggi invece, con la nuova legge, il nome finirebbe accanto al simbolo, la gente lo vedrebbe, penserebbe che nel Pd sono impazziti tutti e non ci voterebbe più. Motivo per cui non la candideremo mai”. “Non sarò nel Pd né in nessun altro partito”, ha ribattuto il giornalista ridendo.

“GRILLINI SCAMBIANO IL PARLAMENTO PER UN RING”. Renzi poi non si è sottratto a un commento sulla bagarre di ieri sera in aula a Montecitorio sul decreto Imu-Bankitalia. “I grillini – ha detto – hanno scambiato il Parlamento per una sorta di grande ring dove dover bloccare la democrazia”.

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