Roma, 20 nov. (LaPresse) – “Avrei dato indicazione di votare sfiducia”. Così, se fosse stato segretario del Pd, Matteo Renzi a proposito del caso Cancellieri. Lo ha dichiarato a La Gabbia su LA7. “Letta – ha aggiunto il sindaco di Firenze e candidato alle primarie – mi ha chiamato. Mi ha detto ‘So che non sei ancora segretario del Pd, però voglio dirti il motivo per cui vado a chiedere la fiducia sulla fiducia’. Come d’altronde aveva già fatto per la Shalabayeva”, ha chiarito il candidato alle primarie circa i rapporti intercorsi fra lui e il presidente del Consiglio prima dell’assemblea del Pd di martedì sera in cui si è deciso di non votare la sfiducia al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri.
LETTA: Quindi una stoccata al premier Letta. “Abbiamo dei casi tragici in Italia, dal lavoro alla Sardegna. Per me, mettere la faccia sul caso Cancellieri, da parte di Enrico è stato un errore”.
IL PD E LA LEALTA‘- E il monito al Partito democratico: “La lealtà che ora io ho manifestato al Pd è la stessa lealtà che dall’8 dicembre chiederò al partito se sarò segretario”. Riferimento al rospo ingerito non votando la sfiducia al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, come chiesto dal premier Enrico Letta.
GOVERNO – Quindi la promessa: “Dal 9 dicembre l’agenda di Governo cambierà, chiunque vinca le primarie”.
PRIVATIZZAZIONI – “Non venderei adesso Eni, Enel o Ferrovie dello Stato per fare cassa”, ha detto il sindaco di Firenze, spiegando che “Eni ha fatto utili. Le Ferrovie, pur concentrandosi troppo sulle frecce e meno sui pendolari, hanno preso un’azienda che falliva e ora va bene”. Le società che invece sono state privatizzate sono finite male. il caso Telecom, per Renzi, “è vergognoso”.
EUROPA – E per quanto riguarda il tetto massimo del rapporto deficit/Pil fissato dall’Europa, Renzi ha dichiarato: “Il 3 per cento è un vincolo anacronistico, stabilito su tassi di crescita degli anni ’90”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata