Bari, 12 ott. (LaPresse) – “Affrontare oggi il tema dell’amnistia e dell’indulto è un clamoroso errore, un autogol”. Lo ha detto Matteo Renzi nel corso del suo intervento a Bari, dove si svolge la manifestazione di lancio della sua candidatura alla segreteria del Partito democratico. “Come facciamo a spiegare nelle scuole il valore della legalità – ha aggiunto il sindaco di Firenze – se ogni sei anni apriamo le carceri perché sono troppo piene?”. Da Venezia, dove si trova per la Repubblica delle idee, il premier Enrico Letta ha spiegato di non essere d’accordo con Renzi su questo punto, “perché il messaggio di Napolitano chiarisce che non ci sono ambiguità, e chi ha voluto leggerle ha sbagliato e ha avuto anche scarsa fiducia nel migliore presidente della Repubblica che potremmo avere”.
Lanciando la sua candidatura, Renzi non volta le spalle all’esecutivo guidato da Enrico Letta, “se fa cose utili”, dice, ma se non le fa “noi lo diremo”. “L’Italia ha perso tempo in questi 20 anni – ha aggiunto – l’unica novità è stata quella di inventare i talk show dove la gente si parla”. “Noi pensiamo che l’Italia debba cambiare verso all’Europa – ha aggiunto – che il Pd debba cambiare verso all’Italia e che noi dobbiamo cambiare verso al Pd”. “E’ inutile – ha poi precisato – continuare a fare grandi discorsi, l’Italia non è il problema dell’Europa, è l’Europa il problema dell’Europa”.
Rivolgendosi poi a coloro che hanno deciso di sostenerlo, ha spiegato che “sui carri non si sale, i carri si spingono”. “Noi saremo le sentinelle del bipolarismo, ne saremo i controllori”, ha aggiunto. Ci vuole, ha aggiunto il sindaco di Firenze, “un bipolarismo gentile”, nel quale “si parla e non ci si insulta”.