Roma, 18 set. (LaPresse) – Nessun riferimento a quali conseguenze potrebbe avere sul governo il voto della giunta per le Immunità del Senato, che stasera con molta probabilità voterà la decadenza di Silvio Berlusconi. In sedici minuti di videomessaggio il Cavaliere non scioglie la riserva sul futuro dell’esecutivo Letta, ma ribadisce la sua innocenza contro una sentenza, quella del processo sui diritti tv Mediaset, che lui stesso definisce “assurda”.
Berlusconi esce dall’esilio di Villa San Martino e parla pubblicamente per (ri)lanciare Forza Italia, come “l’ultima chiamata prima della catastrofe”, ma non si esime dall’attaccare la sinistra. La sinistra “dell’invidia e dell’odio” che non è “mai riuscita a diventare socialdemocratica”. Quella sinistra capace di portare contro il Cavaliere “un’aggressione scientifica, pianificata e violenta del loro braccio giudiziario visto che non sono stati capaci di farlo con gli strumenti della democrazia”.
In doppio petto blu, seduto dietro la scrivania nel suo studio di Arcore, l’ex premier sembra riproporre la stessa immagine del 1994, quando con un videomessaggio annunciò la sua “discesa in campo”. Per Forza Italia quindi Berlusconi rompe il lungo silenzio, ma non lascia la sua residenza di Arcore, che dal primo agosto, giorno della sentenza della corte di Cassazione sul processo Mediaset, è diventata un vero e proprio fortino. Lì attenderà infatti, tra il calore dei suoi familiari, la decisione della giunta guidata da Dario Stefàno (Sel) sulla sua decadenza. Una decisione che, salvo colpi di scena, non regalerà sorprese, con un risultato alquanto scontato.
La nuova maggioranza tra Pd e M5S, formatasi all’interno dell’organismo parlamentare , farà fronte comune contro la relazione di Andrea Augello, che invece conferma l’elegibilità dell’ex presidente del Consiglio. Berlusconi però non ha nessuna intenzione di uscire di scena. Qualora la decadenza da senatore dovesse essere confermata anche dall’aula del Senato il Cavaliere assicura “continuerò a fare politica, sarò sempre al vostro fianco, decaduto o non decaduto”.
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