Roma, 2 ago. (LaPresse) – “Abbiamo approvato un decreto legge che riguarda la cultura e che dà il primo segno di inversione di tendenza di investimento nei confronti della cultura. La cultura è il cuore del nostro Paese. E’ una della carte più importanti che il Governo intende giocarsi, per l’immagine del nostro Paese e per la creazione di posti di lavoro”. Così il premier Enrico Letta durante una conferenza stampa a palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri. “Il decreto” sulla cultura, ha proseguito il premier, “dà una risposta al mondo su Pompei. Noi abbiamo una responsabilità che il mondo ci carica sulle spalle che è quella di rendere fruibile il patrimonio di Pompei”. Gli ha fatto eco il ministro della Cultura Massimo Bray: “Pompei rappresenterà il simbolo di quello che siamo capaci di fare, un esempio per lo sviluppo del Paese. Siamo convinti – ha aggiunto – che dalla cultura si possa ripartire per creare crescita e posti lavoro, per dare un futuro al paese, per credere nelle nuove generazioni. Sarà l’esempio che cultura e turismo possono dare grande opportunità di crescita al Paese. È una scelta politica molto chiara. Nascerà un ‘progetto Pompei’ per le iniziative di coordinamento fuori dal sito archeologico, ci sarà un direttore generale che garantirà il rispetto degli impegni relativamente ai bandi per Pompei che avrà una sua sovrintendenza speciale, con Ercolano e Stabia”.

“Spero – ha voluto sottolineare Letta in conferenza – prevalgano gli interessi generali, del paese e dell’Italia e non quelli personali. Prima viene il Paese, prima viene l’Italia e poi vengono gli interessi personali che non possono essere subordinati agli interessi generali che devono prevalere e sono convinto che questo accadrà”. “Intendiamo dare un’opportunità di lavoro a 500 giovani per un tempo determinato per lo sviluppo dell’attività di inventariazione e digitalizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese”, ha comunicato ai giornalisti presenti in sala.

Altro punto fondamentale del decreto per gli investimenti sulla cultura è quello dedicato alle fondazioni lirico-sinfoniche: “Abbiamo valutato che fosse necessario un intervento complessivo sul tema delle fondazioni lirico sinfoniche, che negli anni hanno avuto molte difficoltà economiche. Il decreto crea una condizione che salva le fondazioni lirico sinfoniche e dà una condizione di stabilità”. “Il decreto” sulla cultura, ha precisato inoltre, “prevede un intervento per il rilancio dei nuovi Uffizi di Firenze”.

E rispondendo ad una domanda sull’incandidabilità di Silvio Berlusconi dopo la condanna in Cassazione nel processo Mediaset, Letta ha detto: “Bisogna applicare la legge, su questo tema non ci sono questioni di discrezionalità”.

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