Roma, 2 mag. (LaPresse) – “Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all’economia”. Così Paolo Becchi, professore all’Università di Genova vicino al Movimento 5 Stelle, a La Zanzara su Radio 24 facendo riferimento al neo ministro del Tesoro Fabrizio Saccomanni. “La situazione se non migliora peggiora – dice Becchi – e non so quanto la gente possa resistere, non so quanto il Movimento possa frenare la violenza della gente, che è nella natura delle cose”. “Letta che va dalla Merkel – prosegue Becchi – è un segnale chiaro. Unica cosa fondamentale è l’Europa e la Bce. Siamo governati ancora dalla Merkel con le banche e i banchieri come l’attuale ministro dell’Economia. Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all’economia”.

Già questa mattina Becchi aveva fatto un’affermazione sulla sparatoria di Palazzo Chigi che ha siscitato un polverone di polemiche. Becchi aveva detto: “Il dato di fatto è che dopo quell’attentato non c’è stata alcuna opposizione all’interno del Pd nell’approvare la linea dell’emergente governo di Enrico Letta. Quei 101 parlamentari che avevano impallinato Romano Prodi ora dove sono? Dopo la sparatoria si sono ricompattati. E questo è un dato di fatto, è oggettivo. Può darsi anche che non ci sia alcuna correlazione tra le due cose, però… Questo ‘attentato’ è stato utile ad un certo tipo di azione politica: dare al governo Letta una maggioranza solida. E cercando di far passare per scontata anche la ricomposizione, almeno sulla carta, del Pd”.

“Dopo aver letto le stupefacenti dissertazioni di Becchi, cresce la nostra convinzione che qualcuno parli a sproposito. Sulla sparatoria di Palazzo Chigi, sociologismi e dietrologie rappresentano un’autentica provocazione. Le parole di Becchi, definito da molti ideologo del Movimento cinque stelle, sono gravi e sconcertanti. Non possono che rafforzare le nostre grandi perplessità”, ha commentato il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri.

“Quando non si esclude che dietro l’attacco ai carabinieri a Palazzo Chigi ci sia un disegno per favorire il presidente del Consiglio Enrico Letta, siamo oltre la strumentalità: siamo alla follia. Dicano qualcosa i dirigenti e il leader di quel movimento. Dimostrino almeno di rendersi conto della necessità di misurare le esternazioni e di non alimentare lo sconcerto dei cittadini”, ha sostenuto Ettore Rosato, membro della presidenza del gruppo Pd della Camera. “Le dichiarazioni dei grillini sono lunari”, le parole dell’onorevole Barbara Saltamartini del Pdl.

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