Roma, 10 apr. (LaPresse) – Il presidente Giorgio Napolitano non intendeva riferirsi al M5S come “bersaglio” delle sue parole su certe campagne “negatrici e distruttive della politica”. Lo si legge in una nota pubblicata sul sito della presidenza della Repubblica nella quale si legge: “Sono del tutto impropri certi commenti all’intervento con cui il Presidente della Repubblica ha ricordato la nobile figura del senatore Chiaromonte al convegno dell’altro giorno al Senato. Era e resta del tutto evidente come il richiamo alla ‘testimonianza della sua moralità di uomo politico’, che non avrebbe niente a che vedere con certe campagne “negatrici e distruttive della politica’, fosse rivolto non a un singolo, preesistente o nuovo movimento o raggruppamento, bensì a una corrente di opinione che da tempo si esprime attraverso molteplici canali”.
Aggiunge ancora la nota: “Ne consegue che identificare sbrigativamente come ‘bersaglio’ delle parole del Presidente Napolitano il Movimento 5 Stelle è palesemente arbitrario e strumentale, chiunque compia questa operazione. E ancor più lo è mettere schematicamente in relazione una riflessione personale di carattere storico e ideale con il contesto attuale dell’elezione del nuovo Capo dello Stato, cui il Presidente Napolitano intervenendo in Senato non ha fatto cenno alcuno”.
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