Roma, 9 mar. (LaPresse) – “Il declassamento di Fitch e i conseguenti appelli per un Governissimo a tutti i costi da parte di molti esponenti politici e istituzionali dimostrano ancora una volta che la democrazia rischia di essere schiacciata dalla dittatura del rating. Bisogna superare la tecnocrazia e i compromessi al ribasso che ci hanno portato alla recessione e all’ingovernabilità. Seguire la strada dell’inciucio, con un Esecutivo formato dal Pd in accordo con il Pdl, Monti o Grillo, servirà solo a gettare benzina sul fuoco della crisi sociale, politica ed economica: per dare stabilità al Paese è necessario varare la riforma della legge elettorale, subito dopo bisogna restituire la parola ai cittadini”. Lo scrive sul suo blog il leader di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia.

“Le agenzie di rating – aggiunge – sono direttamente responsabili della speculazione finanziaria che ha demolito il mondo produttivo. Il vero declassamento è quello dei lavoratori onesti, delle famiglie più bisognose, dei pensionati e degli esodati, delle nuove generazioni alle quali è stata negato un futuro. Berlusconi ci ha portati sull’orlo del disastro e Monti ha svolto il ruolo di curatore fallimentare per conto dei poteri forti: i partiti che hanno governato negli ultimi anni hanno causato il dissesto dei conti pubblici e il dilagare della corruzione, lo smantellamento dei diritti sociali e l’aumento esponenziale della disoccupazione”. “Per risollevare il Paese è necessario ridare voce ai cittadini senza diritti e senza potere ripristinando le regole basilari della democrazia, a cominciare da una riforma che spazzi via il Porcellum per consentire agli elettori di scegliere i propri rappresentanti e per chiarire prima del voto, non dopo, chi si allea con chi e per fare che cosa. Basta con le grandi ammucchiate al soldo delle cricche e delle caste: l’Italia – conclude Ingroia – ha bisogno di un Governo progressista e riformista dalla parte dei cittadini onesti, non dei poteri forti”.

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