Roma, 6 feb. (LaPresse) – E’ scontro tra il segretario Pd Pier Luigi Bersani e il leader di Sel Nichi Vendola sull’alleanza col premier Mario Monti, dopo l’avvicinamento di ieri tra il leader Pd e il capo del Governo. “Dico sempre – è tornato stamane sulla questione Bersani, intervenendo a Radio anch’io – che mi ritengo alternativo a Berlusconi e alla Lega. Sono disponibilissimo a discutere con Monti, per fare le riforme o il governo, lo vedremo, oggi è stata data un po’ più di enfasi, forse per il timing, a parole che ripeto sempre”.
“Spero che Bersani non si voglia assumere la responsabilità di rompere l’alleanza del centrosinistra”, ha ribattuto Vendola su Twitter. “I colloqui tra me e Bersani – ha aggiunto – sono stati chiari e inequivocabili. Sull’agenda di governo Mario Monti è l’espressione di un polo conservatore alternativo al centrosinistra”. E poi ha lanciato un appello agli elettori a votare Sel, per ridurre lo spazio di manovra di Bersani su Monti: “Il voto a Sel è garanzia per gli elettori di sinistra della non invadenza dell’ipoteca Monti”. Concludendo, sempre sul social network: “Ci sono tanti alleati del centrosinistra, dalla Cgil al mondo dell’associazionismo che combatte per i diritti. Tranne uno: Monti”.
Sulla questione è intervenuto anche il leader di Rivoluzione civile, Antonio Ingroia: “Ormai è evidente – ha scritto sul suo blog – ciò che abbiamo sostenuto sin dall’inizio: il Pd ha scelto di stare dalla parte dei poteri forti”.
“Io penso veramente – si è giustificato Bersani – che abbiamo bisogno di cinque anni di stabilità. L’avremo perché veniamo dalla crisi più grande del dopoguerra. Non sarà un percorso semplicissimo, ma sono sicuro che ne veniamo fuori con serietà e responsabilità”. E poi si è detto fiducioso sull’esito del voto, ribattendo a Silvio Berlusconi, che ieri ha parlato di possibile “sorpasso” del centrodestra: “Berlusconi – ha detto Bersani – sta richiamando i suoi ma il sorpasso lo vedono con il binocolo”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata