Roma, 15 gen. (LaPresse) – Silvio Berlusconi sta mettendo in campo per la campagna elettorale una strategia non nuova, quella della presenza ossessiva in tv, ma che funziona: sta guadagnando punti. Lo spiega a LaPresse Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing. “La strategia di Berlusconi – sottolinea – è un cliché già visto, ma questa strategia gli sta dando ragione, anche se è difficile capire fino a dove può arrivare, se ha già fatto il pieno o se ha ancora margine di crescita”. Secondo le rilevazioni di Ipr, il raggruppamento di Pdl e Fratelli d’Italia si avvicina al 20%, mentre un mese fa era al 13%. La coalizione di centrodestra nel complesso arriva al 27-28%, inclusa la Lega che è scesa a 5 punti.
Sul trend, sottolinea Noto, non pesa l’effetto Santoro: “il giudizio del pubblico sulla performance televisiva è diverso dal consenso. Renzi, per esempio, vinceva sempre molto su Bersani però poi il consenso politico non variava”. Il caso della campagna di Berlusconi è simile perché anche in questo caso oggetto della contesa sono gli elettori già appartenenti a una certa area: “L’operazione di Berlusconi – spiega – non è quella di guadagnare nuovi elettori ma quella di riprendersi chi aveva abbandonato il Pdl”. Una strategia che gli permette di fare leva sugli elementi meno popolari dell’esperienza dell’esecutivo Monti, per attenuare, in chi votò il Pdl nel 2006, il senso di delusione verso il proprio governo.
Mentre Berlusconi continua la sua corsa, sostanzialmente stabile appare il centrosinistra, con il Pd al 31%, Sel al 4% e Centro democratico all’1,5%. ‘Rivoluzione civile’ di Antonio Ingroia si attesta al 4%, mentre il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo è in calo al 12%. Proprio il comico genovese, infatti, appare quello che più di tutti fa le spese del recupero di consenso di Berlusconi.
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