Roma, 9 gen. (LaPresse) – “Berlusconi mi stima? Io speravo di entrare nei suoi incubi ma in effetti sarà difficile”. Così Piero Grasso, ex procuratore nazionale Antimafia e capolista del Pd in Lazio, ai microfoni di ’24 Mattino’ su Radio 24. “Ci sono persone – ha aggiunto – che si stimano oppure no, ma non voglio fare paragoni”.

Grasso è tornato sulla polemica di alcuni mesi fa, suscitata proprio da Radio 24, per ‘il premio da dare a Berlusconi per le leggi contro la mafia’: “E’ una cosa da ridere – ha detto -. Il 23 maggio scorso, anniversario di Capaci, mentre facevo un discorso importante, commovente e serio, una persona anziana sotto il palco mi chiese, perché ho dato un premio a Berlusconi. Io non ho dato nessun premio. Ma ho l’onestà intellettuale di riconoscere cosa di buono si è fatto. La domanda sul recupero dei beni mafiosi era: ‘Allora gli diamo un premio?’ ‘E certo! Per alcune cose sì, perché attraverso il ministro Alfano abbiamo avuto leggi che ci hanno consentito di sequestrare 40 miliardi di euro di beni mafiosi in 4 anni. Ho l’onestà di riconoscerlo. Poi subito dopo ho criticato il codice antimafia, la legge sulle intercettazioni bloccata, altre cose”.

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