Milano, 26 ott. (LaPresse) – “Mai stata a cena ad Arcore, mai frequentato serate nella residenza di Berlusconi, sono stata lì solo una volta a pranzo, credo una decina d’anni fa”. Lo ha detto la conduttrice Barbara D’Urso, sentita come teste della difesa al processo Ruby. Rispondendo alle domande del difensore di Silvio Berlusconi, Niccolo Ghedini, la D’Urso ha smontato punto per punto il racconto della giovane marocchina che ai pm di Milano aveva riferito di aver conosciuto la star televisiva ad una cena ad Arcore a cui avrebbero partecipato anche George Clooney ed Elisabetta Canalis.
Al divo del cinema americano è stata inviata una convocazione rimasta senza risposta nella sua villa italiana di Laglio sul lago di Como, mentre la Canalis ha fatto sapere di non poter tornare dagli Stati Uniti per problemi di green card.
I pm non hanno voluto controinterrogare la conduttrice. Nel corso dell’udienza ci sono anche stati momenti di tensione tra il procuratore aggiunto Ilda Boccassini e l’avvocato Ghedini. Il pm ha chiesto “maggiore lealtà” nella gestione dei testimoni e nel modo in cui vengono citati. Per Boccassini, infatti, il processo sarebbe rallentato dalle mosse della difesa, che avrebbe convocato troppo tardi testi molto impegnati come la star hollywoodiana. “Come pensava la difesa – ha osservato il pm – di poter citare in una settimana un attore come George Clooney o un personaggio come Elisabetta Canalis? Doveva farlo per tempo. Se si citano i testi in questo modo poi è evidente che il processo vive momenti di stallo. Per questo chiedo più ordine”. “Oggi ci sono già 10-11 testimoni”, ha replicato Ghedini. Per calmare la situazione è stato necessario l’intervento della presidente del collegio Giulia Turri.
Tra i testimoni sentiti questa mattina, c’è stato anche Alberto Zangrillo, medico personale dell’ex premier. Il medico ha spiegato di aver partecipato a pranzi e cene ad Arcore perchè visitava con regolarità il suo paziente. “In due o tre occasioni sono sceso nei locali sottostanti per raggiungerlo – ha spiegato in aula – sempre accompagnato da personale di servizio. Ma in mia presenza non c’è mai stato un momento di natura sessuale, né ragazze vestite con abiti succinti”. “Ero solo preoccupato per il frastuono e la concitazione e mi è capitato di prescrivere al dottor Berlusconi una maggiore tutela per il ritmo sonno-veglia e di non eccedere nella permanenza di situazioni di questo tipo”, ha riferito il medico. L’ex massaggiatore del Milan, Roberto Puricelli, eletto nelle liste del Pdl al consiglio regionale lombardo ha parlato della soubrette Roberta Bonasia. “So che lei era un’infermiera – ha spiegato ai giudici – l’ho vestita da infermiera, ma non spogliata”.
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