Roma, 1 mar. (LaPresse) – I membri delle commissioni Affari costituzionali e Attività produttive della Camera contavano di lincenziare il decreto legge ‘semplifica Italia’ entro oggi e rispettare il caledario dettato dalla capigruppo di Montecitorio che aveva fissato l’approdo in aula del dl per lunedì 5 marzo.

L’ostruzionismo della Lega nord, il testo copioso e la pioggia di emendamenti (548 quelli dichiarati ammissibili dei 1.700 presentati martedì) hanno rallentato i lavori in commissione tanto che il provvedimento, noto per essere stato partorito dopo 9 ore di Consiglio dei ministri, vedrà l’inizio della discussione in assemblea forse mercoledì 7 marzo. I due organismi parlamentari hanno infatti aggiornato a martedì alle 9 i lavori, che proseguiranno con l’esame degli emendamenti e al termine daranno il mandato ai relatori. A questo punto il decreto sarebbe pronto per la discussione generale.

Fiducioso sui tempi dettati dall’ufficio di presidenza delle commissioni il ministro per la Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, che a margine di un convegno ha confermato: “Anche i presidenti contano di chiudere entro martedì”. A oggi sono state, infatti, votate le proposte di modifica fino all’articolo 33 del provvedimento (in tutto il decreto consta di 63 articoli). Risolto anche il nodo dell’articolo 11 sulla circolazione stradale, accantonato ieri pomeriggio. Il relatore del decreto, Stefano Saglia (Pdl), ha infatti spiegato che “si è trovato un accordo che semplifica le norme sull’autotrasporto senza inficiare le regole per la sicurezza”.

Questa mattina è stato dato il via libera anche a un emendamento della Lega che prevede la cancellazione dall’albo degli autotrasportatori per le imprese che per oltre 2 mesi restano senza autoveicoli adibiti al trasporto merci. In arrivo inoltre una stretta per chi guida con il cosiddetto ‘foglio rosa’: una norma a firma Pd vieta al minore conducente di guidare in autostrada o di notte nella corsia di sorpasso. Il Carroccio ha portato a casa un’altra piccola vittoria sulla “riduzione degli oneri delle comunicazioni a carico dei Comuni” dopo una mediazione con relatori e governo, che hanno portato a una riformulazione.

Tra le novità l’ok all’istallazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, grazie alla semplificazione delle procedure amministrative per l’installazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici. Rimane in sospeso invece la questione della norma sulle commissioni bancarie inserita nel decreto legge Liberalizzazioni, appena approvato in Senato. L’emendamento potrebbe essere corretto infatti con un intervento alla Camera nel decreto semplificazioni.

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