Storica terza vittoria consecutiva per la Ferrari alla 24 Ore di Le Mans, mitica gara francese valida per il Mondiale Endurance. La casa di Maranello ha trionfato grazie alla vettura AF Corse n. 83 guidata da Robert Kubica, Ye Yifei e Phil Hansona che hanno completato la bellezza di 387 giri. Secondo posto a oltre 0.14″ per la Porsche Penske Motorsport (Julien Andlauer, Michael Christensen e Mathieu Jaminet) seguita dall’altra Ferrari AF Corse, la numero 51, di Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado a circa 0.28″. Con il terzo successo consecutivo sul Circuit de la Sarthe, la Ferrari mette anche una seria ipoteca sulla vittoria per la prima volta del Mondiale Endurance. Da segnalare che la Bmw numero 46 del team Wrt di Valentino Rossi, Ahmad al Harthy e Kelvin van der Linde si è ritirata a causa di un problema elettrico a 13 ore dalla fine nella classe Lmgt3.
“Sono state 24 ore lunghe“, ha detto Kubica alla sua squadra via radio, ringraziandola in italiano. “Buon divertimento”, ha aggiunto. Per Kubica e Ye, si è trattato di una rivincita dopo che la loro vettura – allora guidata anche da Robert Shwartzman come terzo pilota – era una forte contendente alla vittoria della gara dello scorso anno, prima di un incidente, una penalità e infine un guasto meccanico che ha posto fine al sogno. È un momento culminante della carriera per il quarantenne pilota polacco Kubica, la cui promettente carriera in Formula 1 è stata interrotta nel 2011, quando un incidente durante un rally in Liguria gli ha causato gravi lesioni alle braccia. Kubica è il primo pilota polacco a vincere Le Mans, e Ye è il primo cinese a raggiungere tale traguardo. “È bello che finalmente abbiamo messo fine alla storia con Robert”, ha detto Ye ai giornalisti. “Sembra più facile dall’esterno che dalla macchina. È semplicemente incredibile”, ha aggiunto il pilota cinese. La Ferrari era indietro in qualifica, con le due vetture ufficiali 7/a e 11/a in griglia e il vincitore finale 13°. Ma non appena il grande tennista Roger Federer ha sventolato la bandiera a scacchi sabato, il ritmo delle Rosse sulle lunghe distanze è diventato subito evidente. Dopo una serrata lotta con la Toyota nella gara dello scorso anno, questa volta il Cavallino Rampante sembrava avere il controllo quasi totale. Domenica mattina presto si puntava addirittura a un podio tutto targato Maranello. La Ferrari, però, non ha avuto vita facile nelle ultime ore. Pier Guidi è andato in testacoda sulla vettura numero 51 mentre rientrava ai box, perdendo la testa della corsa, mentre la Porsche numero 6, in ripresa, aumentava la pressione. Le Mans è tanto una prova di resistenza per i piloti quanto per l’affidabilità delle vetture. Entrambe hanno retto bene in una gara insolitamente tranquilla, che ha evitato gran parte dei soliti drammi notturni con pochi incidenti significativi e una sola safety-car.
“Oggi è una grande vittoria della Ferrari, di tutti quelli che vi lavorano, di tutte le sue anime. La Ferrari ha vinto lavorando insieme, dimostrando come l’unione porti a risultati straordinari. Le Mans è un momento speciale per chi ama l’automobilismo, e ciò che è stato fatto ha dell’eroico”, ha commentato John Elkann, presidente della scuderia. “Negli ultimi tre anni, tre auto diverse e nove piloti hanno dimostrato cosa significhi il gioco di squadra. Ringrazio tutti in Ferrari: vincere tre volte di seguito Le Mans è un traguardo storico che ci rende orgogliosi e onora il nostro fondatore Enzo Ferrari”, ha aggiunto.