Il nuovo rapporto di Legambiente sull'inquinamento dell'aria. Le peggiori Frosinone e Milano
L’inquinamento in Italia non si arresta. E per Legambiente, come si evince dal nuovo rapporto ‘Mal’Aria di città 2025’, continua a essere “un’emergenza” con “25 città fuorilegge” per la qualità dell’aria. L’analisi dell’associazione ambientalista – presentata a Milano in occasione dell’avvio della campagna itinerante ‘Città2030’ che fino al 18 marzo attraverserà l’Italia – è dedicata a un bilancio sullo smog nei capoluoghi di provincia per l’anno scorso. Ma ci si proietta anche in avanti al 2030 quando, di fronte alle nuove regole, le città italiane saranno “drammaticamente impreparate”.
Frosinone e Milano le peggiori
Nel 2024 – racconta Legambiente – 50 centraline in 25 città su 98 hanno superato i limiti giornalieri di Pm10 (polveri sottili). Quindi oltre la soglia di legge che per il Pm10 è fissata in 35 giorni all’anno, con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi per metro cubo. In testa alla classifica degli sforamenti ci sono “Frosinone (scalo)” con 70 e “Milano (Marche)” con 68 giorni di sforamenti; segue Verona (Borgo Milano) con 66, e Vicenza (San Felice) 64 giorni.
Tra le altre città sotto la cappa dello smog ci sono “Cremona, Napoli, Rovigo, Brescia, Torino, Monza, Modena, Mantova, Lodi, Pavia, Catania, Bergamo, Piacenza, Rimini, Terni, Ferrara, Asti e Ravenna”.
Città impreparate ai nuovi target europei
Il superamento dei limiti – rileva Legambiente – “registrati in più centraline nella stessa città sono il segno di un problema diffuso e strutturale in molte aree urbane”. Inoltre “rispetto ai nuovi target europei previsti al 2030 la situazione è ancora più critica: sarebbero fuorilegge il 71% delle città per il Pm10 e il 45% per il biossido di azoto (NO2). L’aria resta irrespirabile e i livelli di inquinamento attuali sono ancora troppo distanti dai parametri che entreranno in vigore di qui a cinque anni”.
Investire in mobilità sostenibile e politiche climatiche
“Il 2030 è alle porte – dice Legambiente che anche quest’anno rilancia la petizione on-line ‘Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!’ – servono scelte coraggiose ora. È fondamentale investire nella mobilità sostenibile, potenziando il trasporto pubblico e rendendo le città più vivibili, con spazi pedonali e ciclabili. E’ urgente anche intervenire sul riscaldamento domestico e sull’agricoltura, riducendo l’impatto degli allevamenti intensivi e integrando le politiche su clima, energia e qualità dell’aria”.
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