Altri 16 grandi elettori per il candidato democratico. Ma Trump denuncia brogli: "Lo spoglio dei voti va bloccato"
Il candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti, Joe Biden, ha conquistato il Michigan, Stato che garantisce 16 grandi elettori. Ora Biden ha 253 grandi elettori e nel suo discorso in Delaware ha parlato da nuovo capo della Casa Bianca: "La presidenza esige un dovere di diligenza per tutti gli americani. Mi occuperò di tutti gli americani", ha dichiarato Biden.
"Queste sono le elezioni alle quali hanno votato più americani nella storia del Paese. Più di 150 milioni di persone hanno votato. Penso che sia semplicemente straordinario, Tutti i voti devono essere contati, nessuno può portarci via questa democrazia. L'America si è allontanata dal concetto di democrazia, non possiamo essere bullizzati. Sono certo di questa vittoria. Sarà la vittoria per il popolo e per la democrazia americana. Non siamo nemici. Ciò che ci unisce in quanto americani è molto più forte di qualsiasi cosa che possa separarci. È tempo per noi di fare quello che abbiamo sempre fatto come americani: lasciarci alle spalle la dura retorica della campagna elettorale, abbassare i toni, vederci di nuovo, ascoltarci, ascoltarci di nuovo e rispettarci. e prendersi cura gli uni degli altri. Unirsi, guarire, unirsi come una nazione", ha aggiunto il candidato democratico.
Ma l'attuale inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, non ci sta e contesta il voto, parlando apertamente di brogli elettorali e annuncia che chiederà immediatamente il ricontenggio dei voti in Michigan. "Ci sono indicazioni di irregolarità in alcune contee del Wisconsin che sollevano seri dubbi sulla validità del risultato", afferma Bill Stepien, il manager della campagna di Trump.
La campagna elettorale del tycoon ha anche chiesto alla Corte Suprema di intervenire in un caso pendente che contesta una decisione della Corte Suprema della Pennsylvania che ha consentito il conteggio delle schede dopo il giorno delle elezioni. "È giunto il momento. Dati i risultati di ieri sera, il voto in Pennsylvania potrebbe benissimo determinare il prossimo presidente degli Stati Uniti", ha detto Jay Sekulow, uno degli avvocati del presidente. "E questa Corte – ha aggiunto – non la Corte Suprema della Pennsylvania, dovrebbe avere l'ultima parola sulle questioni legali pertinenti e dispositive", ha aggiunto.
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