Flotilla, attacco con droni: l’Italia invia una fregata e l’Onu chiede un’indagine indipendente

Flotilla, attacco con droni: l’Italia invia una fregata e l’Onu chiede un’indagine indipendente
Attivisti a bordo di un’imbarcazione della Freedom Flotilla Coalition, 1 giugno 2025 (AP Photo/Salvatore Cavalli)

Maria Elena Delia, referente italiana della missione, ha definito l’accaduto “di una gravità senza precedenti”

La Global Sumud Flotilla torna sotto attacco. Durante la notte fra martedì e mercoledì alcune delle imbarcazioni della missione umanitaria hanno segnalato “esplosioni mirate, sciami di droni e il lancio di oggetti non identificati”, che hanno causato “danni significativi e interruzioni nelle comunicazioni”. La flotta si trova attualmente in acque internazionali, al largo della Grecia. Gli organizzatori hanno pubblicato sui social video a testimonianza di quanto accaduto, riferendo di “almeno 13 esplosioni” e che “almeno 10 imbarcazioni” sono state colpite. Non risultano feriti tra gli equipaggi, ma la tensione intorno alla spedizione in rotta verso Gaza resta alta.

Attacco alla Flotilla è “di una gravità senza precedenti”

Maria Elena Delia, referente italiana della missione, ha definito l’accaduto “di una gravità senza precedenti“, sottolineando che le barche coinvolte battevano bandiera italiana, inglese e polacca: “È come se fossero stati attaccati Italia, Regno Unito e Polonia“. In serata poi Emergency, che con la sua nave di ricerca e soccorso Life Support sta accompagnando la Global Sumud Flotilla con il ruolo di nave osservatrice e di supporto medico e logistico, ha fatto sapere che intorno alle 13 ha rilevato la presenza di un aereo militare che volava a bassa quota sull’area di mare in cui stavano navigando sia la Life Support che la Flotilla.

“Abbiamo subito preso il binocolo e le macchine fotografiche, così abbiamo visto il numero identificativo dell’aereo, quindi abbiamo fatto una ricerca sul modello dell’areo, da numero e simboli scritti sulla coda sembra che sia un aereo militare israeliano“, ha riferito la capomissione Anabel Montes Mier.

La Farnesina

La Farnesina ha fatto sapere che il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in missione a New York per l’Assemblea generale Onu, “ha chiesto all’ambasciata a Tel Aviv di assumere informazioni e di rinnovare la richiesta già fatta al Governo di Gerusalemme di garantire la assoluta tutela del personale imbarcato”. La Farnesina ha sottolineato che il ministero “aveva fatto già segnalazioni alle autorità di Israele affinché qualsiasi operazione che possa essere affidata alle forze amate di Gerusalemme sia condotta rispettando il diritto internazionale e un principio di assoluta cautela”.

Tajani ha sentito inoltre i colleghi di Israele, Sa’ar, e di Cipro, Kombos, per verificare la possibilità di consegnare a Gaza il materiale umanitario trasportato dalla Flotilla. Il ministero degli Esteri di Roma , si apprende da fonti, vuole evitare qualsiasi possibilità di contrasto violento nel tentativo di bloccare la Flotilla. Per questo, l’Italia sta mettendo a punto un meccanismo di mediazione.

La condanna di Crosetto

Parole di condanna sono arrivate anche dal ministro della Difesa, Guido Crosetto: “In democrazia le manifestazioni e le forme di protesta devono essere tutelate quando rispettano il diritto internazionale e non ricorrono alla violenza”. Crosetto ha riferito che, “per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti sulla Flotilla”, “dopo un confronto con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, dopo aver condotto una valutazione (veloce e sommaria) dell’accaduto, mi sono sentito” con la premier Giorgia Meloni “e ho autorizzato l’intervento immediato della fregata multiruolo Fasan della Marina Militare, che era in navigazione a Nord di Creta, nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro, che sta già dirigendo verso l’area per eventuale attività di soccorso“.

Il commento dell’Unione europea

La portavoce della Commissione europea, Eva Hrncirova, ha sottolineato che “la libertà di navigazione in base al diritto internazionale deve essere rispettata” e “che nessun attacco, sequestro o uso della forza contro la Flotilla è accettabile”. “Rispettiamo – ha aggiunto – l’impegno umanitario delle persone che sono a bordo della Flotilla e capiamo che tutti hanno il diritto di esercitare questo attivismo, questa è libertà di assemblea ed è un pilastro centrale della nostra democrazia”.

L’Onu chiede un’indagine

L’Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, ha chiesto “un’indagine indipendente, imparziale e approfondita” sugli attacchi. Secondo il portavoce Thameen Al-Kheetan, “i responsabili delle violazioni devono essere chiamati rispondere delle loro azioni”.

Nonostante gli ostacoli, la spedizione non intende fermarsi. “I mezzi utilizzati da Israele e dai suoi alleati per prolungare gli orrori della fame e del genocidio a Gaza sono disgustosi. Ma la nostra determinazione è più forte che mai”, ha commentato in un post la Flotilla. Queste tattiche non ci distoglieranno dalla nostra missione di portare aiuti a Gaza e rompere l’assedio illegale”.

Gli attacchi sono una “tattica intimidatoria”, ha dichiarato Greta Thunberg, esortando i sostenitori della Flotilla a restare concentrati su Gaza piuttosto che sugli attivisti. “Eravamo consapevoli dei rischi di questo tipo di attacchi e non è qualcosa che ci fermerà”, ha spiegato l’attivista svedese. “La cosa più importante non è che siamo stati colpiti dai droni. I droni sono qualcosa che i palestinesi vivono 24 ore su 24”, ha aggiunto. 

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