Siria, governo: “Cessati i combattimenti nella provincia di Sweida”

Siria, governo: “Cessati i combattimenti nella provincia di Sweida”
(AP Photo/Omar Sanadiki)

In una settimana sono state uccise circa 940 persone

Sono cessati i combattimenti nella provincia di Sweida, nel sud della Siria. Ad affermarlo è un portavoce del ministero dell’Interno siriano. Ieri il presidente siriano Ahmed al-Sharaa ha annunciato il cessate il fuoco “immediato e completo” nella provincia a maggioranza drusa di Sweida dove, secondo l’ong Osservatorio siriano per i diritti umani, in una settimana sono state uccise circa 940 persone.

L’annuncio ieri del cessate il fuoco

Ieri, 19 luglio, con un post su X l’ambasciatore statunitense ad Ankara, Tom Barrack ha annunciato l’accordo per il cessate il fuoco concordato tra Israele e Siria. L’intesa sostenuta da Turchia, Giordania e altri Paesi. Il diplomatico nel post aveva affermato: “Invitiamo drusi, beduini e sunniti a deporre le armi e, insieme alle altre minoranze, a costruire una nuova identità siriana unita”.

Nelle ore successive era arrivata poi la conferma della presidenza siriana che ha annunciato un cessate il fuoco “immediato e completo” nella provincia a maggioranza drusa di Sweida e l’inizio del dispiegamento delle forze di sicurezza nella provincia.

Una settimana di guerra

Gli scontri tra drusi, beduini e esercito israeliano erano iniziati domenica scorsa. Una decisione spiegata dal Benjamin Netanyahu qualche giorno fa in una dichiarazione congiunta con il ministro della Difesa Israel Katz. Il premier ha ordinato all’Idf di colpire “le forze del regime e le armi che sono state introdotte nella zona di Sweida”, cosa che Tel Aviv considera essere “contraria alla politica di smilitarizzazione decisa, che proibisce l’ingresso di forze e armi nella Siria meridionale che mettono in pericolo Israele”. Una guerra che ha oltre 900 vittime e provocato lo sfollamento di quasi 80 mila persone.

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