Si tratta del 40enne Thomas D’Alba. A darne notizia un amico ucraino
In Ucraina è rimasto ucciso un italiano che combatteva con Kiev contro i russi. Thomas D’Alba ha perso la vita combattendo. A darne notizia è stato il creator e attivista ucraino Vladislav Maistrouk che aveva conosciuto D’Alba e che in un post su Facebook lo ricorda come “un professionista, aveva già servito nell’esercito italiano, nella Folgore. Lasciò le armi per seguire la sua passione e diventare insegnante di musica”.
“Poi è iniziata la guerra in Ucraina, e Thomas non se la sentì di rimanere a guardare”, racconta Maistrouk, “ci siamo conosciuti a Kyiv”. Secondo Avvenire, il 40enne originario di Legnano è morto intorno alla metà di giugno. D’Alba è il settimo italiano ucciso combattendo in Ucraina.
Le parole di Maistrouk
“Thomas D’Alba era un uomo gentile e coraggioso, un italiano. È caduto in battaglia, nella regione di Sumy, difendendo l’Ucraina e l’Europa”, scrive Maistrouk su Facebook.
“Thomas – prosegue – non era uno sprovveduto, ma un professionista, aveva già servito nell’esercito italiano, nella Folgore. Lasciò le armi per seguire la sua passione e diventare insegnante di musica. Poi è iniziata la guerra a larga scala in Ucraina, e Thomas non se la sentì di rimanere a guardare. Rinunciò al lavoro ben pagato per uno stipendio mediocre, considerando i rischi, agli aperitivi con gli amici scelse le esercitazioni al freddo nei boschi, alle notti tranquille passate nel proprio letto preferì per un sacco a pelo in una trincea”.
“Ci siamo conosciuti a Kyiv, e passammo serate a parlare, come se fossimo dei personaggi di Remarque. L’ultima volta che ci parlammo, ad inizio di giugno, Thomas era in missione, e si vantava di avere un nuovo “amico” – un FPV russo, inesploso ad 1,5 metri dalla sua postazione. Non si lasciava affrangere, neanche in quei momenti.
Una cosa che mi disse Thomas, e che vorrei leggessero gli italiani, soprattutto chi dubita, o chi è contro: “sono stato in molte missioni all’estero, ed a volte mi chiedevo se fossi dalla parte giusta. In Ucraina non ho mai avuto questo dubbio”. Gloria agli eroi!“