Il Duca di Sussex ha parlato dopo aver perso il ricorso contro il governo britannico, che ha deciso di privarlo della sicurezza finanziata con fondi pubblici
Il principe Harry ha detto in un’intervista all’emittente britannica Bbc che “vorrebbe una riconciliazione” con la famiglia reale. Il Duca di Sussex ha parlato dopo aver perso il ricorso che aveva presentato contro la decisione del governo britannico di privarlo della sicurezza finanziata con fondi pubblici.
Il principe Harry: “Non parlo più con Re Carlo”
Harry a proposito di suo padre ha raccontato: “Non mi parla a causa di questa storia della sicurezza”. “Non riesco a vedere un mondo in cui riporterei mia moglie e i miei figli nel Regno Unito a questo punto”, ha aggiunto. Dicendo di sentirsi “deluso” e “devastato” dalla sentenza, ha descritto la sua sconfitta come un “vecchio trucco dell’establishment” del Regno Unito e ha incolpato la Casa reale di aver influenzato la decisione di ridurre la sua sicurezza.
Harry ha sottolineato che il trattamento ricevuto durante il processo ha “portato alla luce le mie peggiori paure”. Alla domanda se avesse chiesto al re di intervenire nella disputa, Harry ha risposto: “Non gli ho mai chiesto di intervenire, gli ho chiesto di farsi da parte e di lasciare che gli esperti facessero il loro lavoro”. “Ci sono stati molti disaccordi tra me e alcuni dei miei familiari”, ha ammesso, ma ora li “ho perdonati”.
Harry perde il ricorso contro la revoca della scorta
Il principe Harry ha perso il ricorso che aveva presentato contro la decisione del governo britannico di privarlo della sicurezza finanziata con fondi pubblici dopo che ha abbandonato i suoi doveri reali e si è trasferito negli Stati Uniti con la moglie Meghan Markle. La Corte d’appello ha stabilito all’unanimità che Harry non è stato trattato in modo ingiusto quando è stato deciso di riesaminare la sua protezione caso per caso ogni volta che si recherà in visita nel Regno Unito.
La sentenza rischia di lasciare il duca di Sussex con una salata parcella da pagare al governo britannico per le spese legali, oltre a quelle dei propri avvocati. Non è ancora chiaro se Harry intenda presentare un ulteriore ricorso rivolgendosi alla Corte Suprema del Regno Unito. La sentenza ha confermato la decisione presa lo scorso anno da un giudice dell’Alta Corte, che aveva stabilito che il piano “su misura” per la sicurezza del duca di Sussex non era illegale, irrazionale, né ingiustificato.
Il mese scorso Harry era comparso a sorpresa a un’udienza di due giorni. In quell’occasione la sua avvocata aveva sostenuto che la vita del suo assistito era in pericolo e che il ‘Royal and VIP Executive Committee’ (Ravec) gli aveva riservato un trattamento inferiore. “C’è una persona seduta dietro di me a cui viene detto che sta ricevendo un trattamento speciale su misura, quando lui sa e ha sperimentato un trattamento manifestamente inferiore sotto ogni aspetto”, ha detto l’avvocato Shaheed Fatima.
“La sua presenza qui è una potente illustrazione, se ce ne fosse bisogno, di quanto questo ricorso sia importante per lui e la sua famiglia”, aveva aggiunto. Un legale del governo aveva allora affermato che l’argomentazione di Harry ripeteva il suo approccio errato che non ha avuto successo in tribunale: “Si tratta di un continuo non vedere il quadro generale, avanzando proposte disponibili solo leggendo piccole parti delle prove e ora la sentenza, fuori contesto e ignorando la totalità del quadro”, aveva detto l’avvocato James Eadie.
Quando Harry e Meghan hanno lasciato i loro ruoli ufficiali
Harry e la moglie Meghan, duchessa del Sussex, si sono dimessi dai loro ruoli ufficiali nella famiglia reale nel 2020, perché non si sentivano “protetti dall’istituzione”. Dopo averlo fatto, una commissione del ministero dell’Interno aveva stabilito che “non vi erano motivi per fornire protezione con fondi pubblici al duca e alla duchessa in Gran Bretagna”. Harry ha affermato che lui e la sua famiglia sono in pericolo quando visitano il suo Paese natale a causa dell’ostilità nei confronti suoi e di Meghan sui social network e di un’incessante persecuzione da parte dei media.
Le minacce alla sicurezza
Secondo quanto riferito dalla legale, da quando ha perso la protezione garantita dal governo, Harry ha affrontato almeno due gravi minacce alla sua sicurezza: Al-Qaeda aveva pubblicato un documento in cui si affermava che l’assassinio di Harry avrebbe fatto piacere ai musulmani, e lui e sua moglie sono stati coinvolti in un pericoloso inseguimento da parte dei paparazzi a New York.
I processi
Harry, 40 anni, figlio minore di re Carlo III, ha infranto le convenzioni della famiglia reale citando in giudizio il governo e la stampa scandalistica. Ha perso una causa legale in cui chiedeva il permesso di pagare di tasca propria una scorta di polizia durante i suoi soggiorni nel Regno Unito; un giudice ha respinto la richiesta dopo che un avvocato del governo ha sostenuto che gli agenti non dovrebbero essere utilizzati come “guardie del corpo private per i ricchi”.
Mentre nel 2023 ha ottenuto una vittoria significativa in tribunale contro l’editore del Daily Mirror, quando un giudice ha riconosciuto che l’intercettazione telefonica da parte del tabloid fosse “diffusa e abituale”. A gennaio, inoltre, ha rivendicato una vittoria che ha definito “monumentale” quando i tabloid britannici di Rupert Murdoch hanno presentato delle scuse senza precedenti per aver invaso la sua vita per anni e hanno accettato di pagare un risarcimento sostanziale per risolvere la causa per violazione della privacy; Harry un altro caso simile ancora aperto contro l’editore del Daily Mail.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata