Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha creato un’altra chat di Signal, che includeva sua moglie e suo fratello, in cui ha condiviso dettagli di un attacco aereo militare di marzo contro i militanti Houthi dello Yemen, simili a quelli inviati in un’altra chat con i massimi vertici dell’amministrazione Trump. Lo scrive il New York Times, riportando la seconda chat.
La notizie è stata confermata all’Associated Press da una fonte a conoscenza del contenuto e di coloro che hanno ricevuto i messaggi. La fonte, che ha parlato in condizione di anonimato per discutere di questioni delicate, ha affermato che la chat non classificata includeva 13 persone. La Casa Bianca, domenica sera, ha liquidato il rapporto come una “non-notizia”, insistendo sul fatto che non è stata condivisa alcuna informazione classificata.
“Non importa quante volte i media cerchino di resuscitare la stessa falsa notizia, non possono cambiare il fatto che nessuna informazione riservata sia stata condivisa”, ha dichiarato Anna Kelly, vice addetta stampa della Casa Bianca.
Intanto la rivelazione dell’esistenza di una ulteriore chat di gruppo ha suscitato nuove critiche contro Hegseth e l’amministrazione del Presidente Donald Trump in generale, che finora non ha preso provvedimenti contro i massimi funzionari della sicurezza nazionale che avevano discusso i piani per l’attacco militare via Signal. “I dettagli continuano a emergere. Continuiamo a scoprire come Pete Hegseth abbia messo a rischio vite umane. Ma Trump è ancora troppo debole per licenziarlo”, ha scritto il leader democratico del Senato Chuck Schumer su X. “Pete Hegseth deve essere licenziato”.
A inizio aprile, l’ispettore generale ad interim del Pentagono aveva annunciato un’indagine interna sull’uso dell’app di messaggistica istantanea Signal da parte del segretario alla Difesa, Pete Hegseth dopo lo scandalo della chat in cui era stato invitato per errore il giornalista dell’Atlantic Jeffrey Goldberg e nella quale alti funzionari della Difesa Usa e dell’amministrazione di Trump discutevano i piani per un attacco contro i ribelli Houthi in Yemen. L’indagine esaminerà anche l’uso da parte di altri funzionari della Difesa dell’applicazione, che non è in grado di gestire materiale classificato e non fa parte della rete di comunicazioni sicure del Pentagono.