È particolarmente importante che l’Italia e il governo italiano siano “a bordo delle iniziative Ue” sull’Ucraina, così come sono importanti i collegamenti della presidente della Consiglio Giorgia Meloni con Donald Trump, perché è una di quelle persone che il presidente degli Stati Uniti “è pronto ad ascoltare”. Lo ha detto in un’intervista a LaPresse Yevheniia Kravchuk, deputata ucraina del partito Servitore del popolo, fondato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e vicepresidente del Gruppo dell’Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa (Alde).
“I buoni collegamenti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni con l’amministrazione Trump e con Trump stesso sono molto importanti, perché è sempre importante che Trump e la sua amministrazione sentano le stesse cose da diversi partner, da persone diverse. È un promemoria costante quando lo sentono dagli alleati, dai partner e da persone che sono pronte ad ascoltare”, ha detto Kravchuk, “apprezziamo la posizione dell’Italia, la posizione del governo italiano. L’Italia fa parte del G7, quindi è importante, è una grande economia. L’Italia è anche un Paese produttore di armi. Abbiamo la difesa aerea che proviene da produttori italiani, ma anche altri tipi di armi. Quindi ovviamente è molto importante che l’Italia sia pienamente a bordo con tutte le iniziative dell’Ue, con le iniziative del presidente francese Emmanuel Macron e del premier britannico Keith Starmer e sull’architettura di sicurezza comune per l’Europa”. Inoltre “l’Italia ospita la conferenza sulla ricostruzione di quest’anno, e questo è molto importante perché crediamo che il segnale debba essere che coloro che vengono e investono in Ucraina per primi, le prime aziende a venire, otterranno più profitti alla fine. Ci sono molte aziende internazionali che stanno lavorando e continuano a lavorare in Ucraina in questo momento. Quindi più velocemente arrivi, migliore sarà la tua posizione”, ha detto ancora Kravchuk.
“Le sanzioni stanno funzionando, ed è per questo che i russi sono così disperati nel volerle revocare in qualsiasi formula possibile, in qualsiasi modo possibile” ha aggiunto a LaPresse Yevheniia Kravchuk, deputata ucraina del partito Servitore del popolo, fondato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e vicepresidente del Gruppo dell’Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa (Alde).
“Nessuno in Ucraina crede al Cremlino, alla Russia e a Putin, perché ha mentito. E i russi hanno mentito così tante volte, hanno violato il cessate il fuoco così tante volte nel 2014 e nel 2015. E ora con questa invasione su vasta scala, quando hanno dichiarato che attaccavano solo le infrastrutture militari. Invece ogni giorno ci sono stati attacchi su infrastrutture civili, sono stati attacchi che hanno colpito i bambini. Hanno preso di mira l’ospedale pediatrico a Kiev. Quindi non possiamo credere a nessuna delle parole che escono dalla bocca russa”, ha aggiunto Kravchuk, “hanno detto che non ci sarebbero stati attacchi alle infrastrutture energetiche, ma non hanno mai smesso. Sono continuati anche dopo il 18 marzo e abbiamo già avuto otto attacchi mirati alle infrastrutture energetiche”. In merito ai colloqui per il cessate il fuoco e un percorso che porti alla pace, la deputata ucraina ha spiegato che “è molto difficile giudicare dai primissimi passi. Da parte ucraina stiamo dimostrando che esploriamo diverse possibilità. Siamo al tavolo, come volevano gli Stati Uniti.
“Vogliamo la fine della guerra, ma ordine e legge devono essere rispettati a livello internazionale”, “i russi non sembrano pronti per un cessate il fuoco totale. Si parla di cessate il fuoco per le infrastrutture energetiche o per il Mar Nero, ma poi ci sono grandi attacchi con i droni come a Sumy o Kharkiv, quindi le persone sono molto scettiche sulla volontà dei russi”. “Per quanto riguarda i colloqui diretti con la Russia – ha proseguito Kravchuk -, questi avvengono a livello militare e riguardano soprattutto lo scambio dei prigionieri”.
“Naturalmente gli ucraini accolgono con favore la pace. E naturalmente, su questa strada, avremo molte conversazioni. Anche con i partner, tra noi e gli Stati Uniti e l’Europa. Perché non bisogna dimenticare che l’Europa deve essere al tavolo dei negoziati“, ha sottolineato Kravchuk, ricordando che è altrettanto importante il ruolo di “Canada, Regno Unito e Norvegia.
Così come quello della Turchia, che può avere un ruolo importante nel monitoraggio del cessate il fuoco nel Mar Nero”. Quello che è certo, ha spiegato ancora Kravchuk, è che “la nostra posizione non è cambiata. Non diremo mai che i territori occupati sono territorio russo. È contro la costituzione ucraina. Ed è anche contro il buon senso e contro i confini riconosciuti a livello internazionale. Se si cambia questo, allora sarà un problema non solo per l’Ucraina, ma per il mondo intero. Perché allora, in qualsiasi parte del mondo, ci sarà un Paese più grande che potrà prendersi una parte di un Paese più piccolo”. In questo senso, Kravchuk ha criticato le recenti dichiarazioni dell’inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, secondo cui la maggior parte della popolazione nei territori ucraini occupati dalla Russia ha partecipato ai referendum e “ha indicato di voler sottostare al dominio russo”: “Non possiamo semplicemente tacere. Quei referendum sono stati una farsa. Il mondo lo ha riconosciuto. L’unico referendum legale che l’Ucraina ha avuto è il referendum sull’indipendenza”.
“Secondo la Russia, l’Ucraina dovrebbe avere un piccolo esercito. Ma solo un esercito forte può darci garanzie di sicurezza. La migliore garanzia di sicurezza sarebbe l’adesione alla Nato, ma vediamo che probabilmente gli Stati Uniti la bloccheranno. Quindi le migliori garanzie di sicurezza sono le armi e l’esercito” ha evidenziato in un’intervista a LaPresse Yevheniia Kravchuk, deputata ucraina del partito Servitore del popolo, fondato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e vicepresidente del Gruppo dell’Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa (Alde).
“Non abbiamo altra scelta. Per noi è una questione di sopravvivenza del paese, perché chi investirebbe nel paese se non ha garanzie di sicurezza?”, ha commentato Kravchuk. La sicurezza dell’Ucraina garantirebbe anche quella dell’Europa, che sta discutendo di un piano di riarmo: “Sono d’accordo con il presidente francese, Emmanuel Macron, sul fatto che l’Europa deve essere più autosufficiente anche in termini di produzione militare. Questo ovviamente potrebbe contraddire la posizione americana, perché gli americani vogliono vendere le loro armi, produrre e vendere le loro armi agli europei. E noi non siamo ancora nell’Unione europea. Ma ovviamente l’Ucraina starebbe anche proponendo la possibilità di investire nella produzione militare ucraina. Ad esempio, ora siamo il paese più grande al mondo in termini di numero di droni prodotti”, ha proseguito Kravchuk, “possiamo contribuire alla difesa comune, se si guardano i numeri degli eserciti in Europa… Ad esempio, l’Estonia ha circa 7.000 persone nell’esercito permanente. In Ucraina abbiamo 5.500 donne al fronte nell’esercito, per un totale di 70.000: è più della maggior parte dei paesi europei messi insieme. Solo donne”.