L’ong spagnola Caminando Fronteras ha affermato che cinquanta migranti sono morti in un naufragio mentre tentavano di raggiungere le Isole Canarie.
A bordo dell’imbarcazione diretta alle Canarie viaggiavano 86 migranti, di cui 66 cittadini pakistani, hanno fatto sapere da Caminando Fronteras. Finora non si hanno informazioni sul numero di bambini e donne che viaggiavano sulla piroga. In totale sono state salvate 36 persone tra cui un adolescente. “Abbiamo dato l’allarme sei giorni fa a tutti i Paesi che condividono le acque di salvataggio, come prevede il nostro protocollo per le imbarcazioni disperse”, ha spiegato l’Ong al ediario.es., affermando di essere riuscita a stabilire un contatto con i sopravvissuti e le loro famiglie.
La ong Caminando Fronteras da anni monitora i naufragi che avvengono lungo le rotte migratorie verso la Spagna e denuncia in particolare la pericolosità della rotta Atlantica. Nell’ultimo rapporto presentato a dicembre la ong ha riferito che nel 2024 sono morte 10.457 persone, ovvero 30 al giorno, tra cui 421 donne e 1.538 bambini e adolescenti nel tentativo di raggiungere il Paese iberico. Si tratta della cifra più alta dall’inizio dei registri dell’organizzazione. La rotta atlantica verso le Isole Canarie nel 2024 si è confermata come la più letale a livello mondiale con 9.757 vittime, ha denunciato Caminando Fronteras, sottolineando che nel 2024 è stato osservato un notevole aumento delle partenze dalla Mauritania, che si è consolidata come il principale corridoio migratorio verso le Isole (6.829 vittime). Inoltre, si sono consolidate rotte particolarmente pericolose, come la rotta atlantica verso l’isola di El Hierro o quella algerina verso le Baleari, considerate tra le più rischiose per la lunghezza e la difficoltà dei percorsi.