Le forze armate dell’Ucraina hanno attaccato Kursk con missili ATACMS di fabbricazione statunitense. Lo ha affermato il ministero della Difesa della Russia, come riporta l’agenzia Tass. “Nel corso della ricognizione dei luoghi attaccati, è stato confermato in modo affidabile che l’esercito ucraino ha effettuato attacchi con missili operativi-tattici ATACMS di fabbricazione statunitense”, ha fatto sapere il dicastero in una nota. Intanto il Cremlino ha fatto sapere che sta preparando “azioni di rappresaglia”. Intanto un disertore russo ha raccontato alla Bbc che nel febbraio 2022 la Russia era pronta a un attacco nucleare.
Secondo il ministero russo, negli ultimi tre giorni, le forze armate ucraine hanno lanciato due attacchi con armi occidentali a lungo raggio contro obiettivi nella regione di Kursk: il 23 novembre, cinque missili ATACMS di fabbricazione statunitense hanno colpito una posizione della divisione missilistica di difesa aerea S-400 nei pressi di Lotarevka, mentre il 25 novembre il regime di Kiev ha lanciato un altro attacco con otto missili ATACMS contro l‘aereoporto di Kursk-Vostochny.
L’esercito di Kiev ha attaccato con un mortaio da 120 mm un autobus su cui viaggiavano civili a Novaya Kakhovka, nella regione ucraina Kherson, parzialmente occupata dai russi. É quanto afferma il governatore filorusso della regione, Vladimir Saldo. “La tragedia è costata la vita a quattro nostri connazionali, altre sette persone sono rimaste ferite”, ha scritto Saldo in un post su Telegram, “si sta accertando l’identità delle vittime e si svolgerà tutto il lavoro di sostegno necessario con le famiglie”. Lo riporta Ria Novosti.
Il tribunale distrettuale Leninsky di Kursk, in Russia, ha convalidato l’arresto di James Scott Rees Anderson, un soldato e cittadino del Regno Unito che, al fianco delle forze armate ucraine, ha partecipato all’offensiva di Kiev della regione di Kursk. Lo riferisce il servizio stampa del sistema giudiziario regionale, come riporta l’agenzia Tass. Anderson, originario di Banbury, in Inghilterra, “è sospettato di aver commesso una serie di crimini particolarmente gravi“.
L’esercito russo ha lanciato sull’Ucraina a partire da ieri sera 188 droni di tipo Shaded e non solo da Orel, Bryansk, Kursk, Primorsko-Akhtarsk. Si tratta del numero più alto di droni mai lanciato da Mosca dall’inizio della guerra. Le truppe di ingegneria radiofonica dell’Aeronautica militare ucraina hanno rilevato anche 4 missili balistici Iskander-M. Lo riporta Ukrinform. Alle 9 (ora locale), le difese aeree ucraine avevano abbattuto 76 droni russi nelle regioni di Kiev, Cherkasy, Kirovohrad, Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Poltava, Zhytomyr, Khmelnytskyi, Vinnytsia, Chernivtsi, Ternopil, Rivne, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Odessa e Mykolaiv. Altri 95 droni sono andati persi, mentre 5 sono volati in direzione della Bielorussia.