Ucraina, russi colpiscono un ospedale a Zaporizhzhia: un morto

Zelensky a Budapest ai leader europei: "Inaccettabile chiederci concessioni"

Prosegue il conflitto in Ucraina. Negli ultimi giorni scontri tra le truppe di Kiev e i soldati nordcoreani inviati in Russia nella regione di Kursk, mentre oggi, giovedì, il presidente Volodymyr Zelensky partecipa al vertice della Comunità Politica Europea a Budapest. Una persona è morta nel pomeriggio in un raid di Mosca su Zaporizhzhia. Ecco tutte le notizie di oggi IN DIRETTA

Russi colpiscono ospedale a Zaporizhzhia: un morto

Una persona è rimasta uccisa e altre dieci, fra cui un bambino, sono rimaste ferite in seguito a un raid russo sulla città ucraina di Zaporizhzhia. Lo ha reso noto il governatore locale Ivan Fedorov su Telegram. “Sfortunatamente, ci sono stati colpi su edifici residenziali e un ospedale“, ha affermato.

Zelensky a leader europei: “Inaccettabile chiederci concessioni”

“Dal nostro ultimo incontro in questo formato, la guerra della Russia è aumentata in modo significativo. Ed è stata la Russia a causare questa escalation. La Corea del Nord sta ora, di fatto, combattendo una guerra in Europa. I soldati nordcoreani stanno tentando di uccidere il nostro popolo sul suolo europeo. Dal vertice della Comunità politica europea in Gran Bretagna a luglio, si è parlato molto della necessità di cedere a Putin, di fare marcia indietro, di fare delle ‘concessioni’. E alcuni di voi qui presenti hanno fortemente sostenuto che l’Ucraina facesse delle ‘concessioni’ a Putin”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso al vertice della Comunità politica europea a Budapest. “È inaccettabile per l’Ucraina e un suicidio per tutta l’Europa – ha sottolineato -. E cosa succederà dopo? L’Europa dovrebbe cercare il favore di Kim Jong Un nella speranza che anche lui lasci l’Europa in pace? Nessun leader forte che abbia contribuito a costruire un’Europa unita, forte e pacifica immaginerebbe di farlo. Ma il concetto di ‘pace attraverso la forza’ ha dimostrato il suo realismo ed efficacia più di una volta. Ora, è di nuovo necessario”.

Mantovano: “Continueremo a consentire a Kiev di difendersi”

Cosa penso del fatto che Salvini ieri ha detto che, dopo l’elezione di Trump, è giunto il momento di porre fine all’invio di nuove armi all’Ucraina? Io non ho una posizione, la posizione è quella espressa dalla presidente Meloni a cui mi rifaccio per intero con riferimento al nuovo presidente degli Stati Uniti, a cui tutto il governo dà l’in bocca al lupo e gli auguri di ottimo lavoro, perché ce ne vuole con tutti i dossier aperti che dovrà affrontare da qui a breve”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, nel corso di una conferenza a palazzo Chigi. Riguardo poi alla preparazione di un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev, e se verrà prorogata l’autorizzazione per la fornitura di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in scadenza a fine anno, Mantovano aggiunge: “Quello che posso dire, senza scendere nei dettagli e senza anticipare un lavoro che dovrà essere fatto, è che l’Italia farà né più né meno quello che ha fatto finora, d’intesa con tutti gli alleati, a cominciare dagli Stati Uniti, per consentire all’Ucraina di tutelare i propri territori, i propri abitanti e i propri confini”.