Haniyeh, oggi i funerali leader Hamas ucciso a Teheran. Iran: “Israele pagherà”

Blinken: "Non ne eravamo a conoscenza, non siamo coinvolti"

Un colpo sferrato al cuore di Hamas sul territorio dell’alleato più potente, l’Iran, trascina il Medioriente sull’orlo della guerra totale. Obiettivo Ismail Haniyeh, capo politico dell’organizzazione palestinese. Prima di essere ucciso in un raid contro l’edificio di Teheran in cui si trovava, Haniyeh aveva assistito al giuramento del nuovo presidente iraniano, Masoud Pezeshkian. Nello stesso palazzo colpito si trovava anche un altro nemico giurato di Israele, il segretario della Jihad islamica palestinese Ziad Nakhaleh, riuscito miracolosamente a sfuggire all’attacco. I funerali di Haniyeh si svolgeranno oggi a Teheran, poi il corpo verrà trasportato in Qatar per la sepoltura. Intanto è giallo sulla sorte del capo dell’ala militare di Hamas Mohammed Deif: un funzionario dell’organizzazione palestinese, Mahmoud Mardawi, ha smentito le voci sulla morte dell’uomo, annunciata questa mattina dalle Forze di difesa israeliane (Idf) e dello Shin Bet. 

IN AGGIORNAMENTO

21:41 Israele, massiccio lancio di razzi dal Libano verso la Galilea

Le sirene di allarme che annunciano l’arrivo di razzi stanno suonando in diverse comunità della Galilea occidentale a causa di un apparente massiccio bombardamento dal Libano. Lo riporta il Times of Israel. Si tratterebbe del primo attacco di Hezbollah in più di 48 ore, dopo l’uccisione del comandante militare Fouad Shukr in un attacco aereo israeliano a Beirut.

21:04  Idf: “Esercito in stato di massima allerta”

– L’esercito israeliano è in “stato di massima allerta”. Lo ha affermato il portavoce dell’Idf, Daniel Hagari aggiungendo che le forze armate sapranno come gestire “qualsiasi minaccia”.

16:45 Netanyahu: “Siamo pronti a ogni scenario”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che il Paese “è a un livello molto alto di prontezza per qualsiasi scenario, sia difensivo che offensivo” e ha promesso di “esigere un prezzo molto alto per qualsiasi atto di aggressione contro di noi da qualsiasi fronte”. Lo riporta il Times of Israel. “Dopo aver eliminato ieri il capo di stato maggiore di Hezbollah Fuad Shukr, oggi è arrivata la verifica finale dell’eliminazione del capo di stato maggiore di Hamas Muhammad Deif”, ha aggiunto Netanyahu alla fine di un briefing del capo del Comando del fronte interno dell’Idf, il maggiore generale Rafi Milo, e di Yoram Laredo, direttore della National Emergency Management Authority, “la sua eliminazione stabilisce un semplice principio che abbiamo stabilito: chiunque ci faccia del male, noi facciamo del male a lui”.

16:30 Nasrallah: “Risposta inevitabile ad assassinio Shukr”

“La risposta della resistenza all’assassinio del comandante Fouad Shukr è definita e non oggetto di dibattito. Il nemico e coloro che stanno dietro di lui dovranno inevitabilmente attendere la nostra prossima risposta”. Lo ha detto il leader del gruppo libanese Hezbollah Hassan Nasrallah in un discorso in diretta tv. Lo riporta Al Manar.

16:00 Esercito Iran: “Risposta certa, Israele se ne pentirà”

La risposta dell’Iran per l’uccisione a Teheran del capo dell’ufficio politico di Hamas è certa ma le modalità sono “oggetto di studio”. Lo ha detto il capo di stato maggiore delle forze armate di Teheran, Mohammad Bagheri, citato da Isna. La risposta dell’Iran, ha spiegato, ci sarà “sicuramente; occorre intraprendere varie azioni e i sionisti se ne pentiranno sicuramente”.

12:45 Funzionario Hamas: “Deif è vivo e sta bene”

L’alto funzionario di Hamas Mahmoud Mardawi ha negato la morte di Mohammed Deif, capo dell’ala militare di Hamas, annunciata questa mattina dalle Forze di difesa israeliane (Idf) e dello Shin Bet. “Deif sta bene e ascolta le affermazioni dell’occupazione sul suo assassinio”, ha detto, come riporta Ynet.

11:23 Iran: “Nulla accade senza coordinamento e sostegno Usa”

Nel suo discorso alla cerimonia funebre di Ismail Haniyeh a Teheran, il presidente del Parlamento Mohammad Bagher Qalibaf ha affermato che tali attacchi sono condotti sotto la guida e il coordinamento degli Stati Uniti: “Nulla accade senza il coordinamento e il sostegno dell’America criminale“. Haniyeh era il capo politico di Hamas ucciso ieri un raid su Teheran che la Repubblica islamica ha attribuito a Israele. La tv di Stato iraniana ha trasmesso in diretta il discorso di Qalibaf che ha insistito sul ruolo degli Stati Uniti nell’assassinio di Haniyeh e ha accusato Washington di aver mentito dicendo di non essere stata informata di alcun piano per l’attacco.

11:07 Migliaia in marcia a Istanbul per protestare contro uccisione

Migliaia di persone hanno marciato nel centro di Istanbul per protestare contro l’assassinio del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh. Portando bandiere palestinesi e fotografie di Haniyeh, i dimostranti si sono radunati fuori dalla moschea di Fatih ieri sera, hanno marciato attraverso il quartiere storico di Fatih e recitato preghiere funebri per Haniyeh.”Non lasciamo più che il sangue dei bambini lì venga versato, diciamo basta. Andiamo lì. Combattiamo“, ha detto Veysel Orhan, uno dei dimostranti. 

11:03 Gallant: “Uccisione Deif grande passo per sradicare Hamas”

L’uccisione del capo dell’ala militare di Hamas Mohammed Deif, confermata oggi dalle forze israeliane di difesa (Idf), è un “grande passo” nella direzione di uno sradicamento di Hamas. Lo scrive su X il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant. “L’uccisione del maestro assassino Muhammad Deif, il ‘Bin Laden di Gaza’, il 13 luglio 2024, è un grande passo verso lo sradicamento di Hamas come organizzazione militare e governativa e verso il raggiungimento degli obiettivi della guerra che ci siamo prefissati”, afferma Gallant, aggiungendo che “l’operazione di alta qualità e precisione che è stata condotta è stata resa possibile dalla migliore cooperazione tra l’Idf e lo Shin Bet, e coloro che li guidano. I risultati dell’operazione chiariscono che Hamas è un’organizzazione in disintegrazione, e che i terroristi devono scegliere tra la resa e la morte”. Il sistema di sicurezza, conclude Gallant, perseguirà i “terroristi di Hamas – dai pianificatori del massacro” del 7 ottobre “ai perpetratori – e non si fermerà finché la missione non sarà completata”.

10:57 Idf conferma uccisione capo militare Hamas Mohammed Deif

Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno confermato la morte di Mohammed Deif, capo dell’ala militare di Hamas, nel raid del 13 luglio sulla periferia di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Dopo l’attacco, nel quale sono morte circa 90 persone compresi civili, si era diffusa la notizia della morte di Deif che, tuttavia, non era stata confermata dall’Idf. Ora le forze di Tel Aviv affermano che “a seguito di una valutazione dell’intelligence, si può confermare che Mohammed Deif è stato eliminato nell’attacco”. Tra i fondatori delle Brigate Qassam, ala militare di Hamas, Deif aveva guidato l’unità per decenni, organizzando decine di attacchi kamikaze contro gli israeliani sugli autobus e nei bar e creando un formidabile arsenale missilistico in grado di colpire in profondità nello Stato ebraico. 

10:18 Khamenei prega sulla bara del leader di Hamas

La Guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei ha pregato sulla bara di Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas ucciso ieri un raid su Teheran che la Repubblica islamica ha attribuito a Israele. Al suo fianco il nuovo presidente iraniano, Masoud Pezeshkian. I feretri, compreso quello della guardia del corpo di Haniyeh, sono stati caricati su un camion e trasportati lungo le strade, verso piazza Azadi, accompagnati da migliaia di persone in lutto che lanciavano fiori. Domani il resti di Haniyeh verranno seppelliti in Qatar.

10:00 Promesse vendetta contro Israele durante funerali a Teheran

Richieste di vendetta contro Israele si sono levate durante i funerali di Ismail Haniyeh a Teheran. Lo riporta The Times of Israel. Khalil al-Hayya, importante esponente di Hamas e responsabile delle relazioni estere del gruppo, ha assicurato che “lo slogan di Ismail Haniyeh, ‘Non riconosceremo Israele’, rimarrà uno slogan immortale” e che l’organizzazione perseguirà “Israele finché non sarà sradicato dalla terra di Palestina”. Il presidente del parlamento iraniano, Mohammad Bagher Ghalibaf, ha affermato che l’Iran “eseguirà sicuramente l’ordine del leader supremo”, Ali Khamenei, di vendicare Haniyeh. È nostro dovere rispondere al momento giusto e nel posto giusto”, ha affermato, “morte a Israele, morte all’America”. 

09:10 Appello Blinken ‘a tutte le parti’: “Evitare escalation”

Parlando in conferenza stampa a Ulaaanbaatar, capitale della Mongolia, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha rivolto un appello a “tutte le parti” in Medioriente affinché venga evitata un’escalation. Blinken, senza citare Israele, Iran e Hamas, ha chiesto che “nei giorni a venire” vengano fatte “le scelte giuste”, aggiungendo che un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è l’unico modo per interrompere la spirale di violenza e sofferenza nella regione.

08:32 Haniyeh, in corso i funerali a Teheran: migliaia accompagnano bara

Migliaia di persone stanno partecipando a Teheran ai funerali di Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas ucciso in un raid che ha colpito l’edificio dove si trovava nella capitale iraniana. Attacco che Hamas e Repubblica islamica attribuiscono a Israele. Lo riporta la Cnn. Il feretro viene portato in processione tra le strade di Teheran. Partito dall’università della capitale iraniana, il corteo dovrebbe percorrere sei chilometri e arrivare in piazza Azadi. Nella notte, secondo quanto riportato dal Jerusalem Post, l’Iran ha annunciato la chiusura del proprio spazio aereo sino alle 5 (ora italiana) del mattino. La Repubblica islamica sembrerebbe intenzionata a rispondere a Israele. Dopo i funerali la bara di Haniyeh dovrebbe essere trasferita in Qatar per la sepoltura.

 

Iran: “Faremo rimpiangere agli occupanti terroristi la loro azione vigliacca”

Tel Aviv non ha rivendicato il bombardamento e l’eliminazione di Haniyeh, ma Hamas e Iran non hanno dubbi sulle responsabilità israeliane e promettono vendetta. La Repubblica islamica “farà rimpiangere agli occupanti terroristi la loro azione vigliacca”, ha ringhiato Pezeshkian, mentre Khamenei ha minacciato una “dura punizione per Israele”. Le Brigate Qassam, ala militare di Hamas, hanno parlato dell’uccisione di Haniyeh come di un “evento cruciale e pericoloso” che avrà “ripercussioni importanti per l’intera regione”, mentre gli houti, la sigla ribelle yemenita sostenuta da Teheran, hanno accusato Israele di aver commesso “un atroce crimine terroristico”. L’uccisione di Hanieyh sul territorio iraniano avviene in un contesto complesso, a pochi giorni dalla strage del Golan che Israele ha attribuito a Hezbollah e a meno di 24 ore dall’attacco su Beirut, questo sì rivendicato dallo Stato ebraico, nel quale è morto un alto comandante dei miliziani libanesi, Fouad Shukr, il cui corpo sarebbe stato ritrovato. Qatar ed Egitto, mediatori negli sforzi per una tregua a Gaza, ora temono contraccolpi decisivi nel processo negoziali. “Lo sconsiderato comportamento israeliano di colpire continuamente i civili a Gaza porteranno la regione a scivolare nel caos e a minare le possibilità di pace”, ha avvertito il ministero degli Esteri di Doha. Stessa posizione del Cairo, secondo cui l’eliminazione di Haniyeh finirà col minare i colloqui per un cessate il fuoco. Di “atto codardo e sviluppo pericoloso” ha, invece, parlato il presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas.

Blinken: “Non siamo coinvolti in uccisione Hanyieh”

Per il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è ora più che mai importante il “raggiungimento di un cessate il fuoco”. Quanto alla morte di Hanyieh, si tratta di un “qualcosa di cui non eravamo a conoscenza o in cui non siamo stati coinvolti”. Una versione a cui Teheran non crede, ritenendo “gli Stati Uniti responsabili dell’assassinio” di Haniyeh. Israele, intanto, si prepara a subire una possibile risposta iraniana. Benjamin Netanyahu ha parlato di “colpi pesanti” inferti negli ultimi giorni “all’asse del male dell’Iran” formato da “Hamas, Houthi ed Hezbollah”, aggiungendo che Tel Aviv “esigerà un prezzo pesante per qualsiasi aggressione contro di noi su qualsiasi fronte”. Il ministro della Difesa, Yoav Gallant, da parte sua ha sottolineato che lo Stato ebraico non vuole “una guerra” ma si sta preparando “per tutte le possibilità”. Il rischio di una destabilizzazione in Medioriente è stato evidenziato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha “condannato con forza” l’uccisione di Haniyeh. Azioni come queste, ha insistito, sono “dirette contro i tentativi di ripristinare la pace nella regione”. Gli ha fatto eco il portavoce del ministero cinese degli Esteri Lin Jian, esprimendo preoccupazione “per il potenziale aumento dell’instabilità regionale dovuto a questo incidente”. Il ministro Antonio Tajani ha lanciato un appello “affinché si faccia tutto il possibile per evitare una escalation”.