Le parole del ministro per gli Affari Europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, dopo la cabina di regia sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da cui è scaturito che la spesa sostenuta finora è stata di 51 miliardi di euro e che sono state regolarmente attivate il 92% delle misure. “Il quadro di avanzamento è molto positivo anche sul fronte della spesa, mi piace sottolineare che questo piano non è solo spesa ma anche riforme, vengono evidenziate nella relazione riforme importanti individuate nei mesi scorsi, come la coesione che è già legge”, ha detto Fitto in conferenza stampa. “Al 31 dicembre del 2023 la spesa era pari a 42 miliardi di euro, ad oggi è 51,4 miliardi di euro, quindi un avanzamento di circa 10 miliardi di euro rispetto al dicembre dello scorso anno“, ha spiegato.
“La spesa c’è stata, contribuisce alla crescita del Paese, non c’è una lettura diversa. È importante invece prendere atto dei numeri che presentiamo, da dicembre a oggi abbiamo un avanzamento di dieci milioni di euro. Mi sembra che il nostro piano abbia molti elementi positivi e le criticità le stiamo affrontando”, ha detto ancora Fitto.
Per quanto riguarda il futuro, l’obiettivo resta concludere l’attuazione del Pnrr entro la sua scadenza, prevista per il 2026. “Io ho una data di scadenza e quella per è, punto, non partecipo a dibattiti su eventuali slittamenti che andranno eventualmente affrontati in Consiglio Ue e Commissione“, ha detto Fitto rispondendo a una domanda sulla possibilità di uno slittamento.
Infine, il ministro ha escluso che le frizioni politiche all’interno della maggioranza di governo, con lo scontro Lega-Forza Italia sulla nomina di Ursula von der Leyen alla Commissione Europea, possano provocare dei problemi con le istituzioni europee in grado di incidere sull’attuazione e sul completamento del piano. “Reputo anni luce distante che ci siano problemi tra il governo, l’Italia e le istituzioni europee in merito a valutazioni politiche, non c’è mai stata una valutazione politica del Pnrr, tutto ciò che abbiamo fatto è trasparente e oggetto di un confronto tecnico”, ha affermato. “Escludo categoricamente che valutazioni politiche o questioni politiche di questo periodo possono incidere o impattare né positivamente né negativamente” sul dialogo Italia-Ue in merito al Pnrr.