Il ministro degli Esteri ungherese aveva detto che l'Unione non vuole negoziati di pace e continua ad aggravare il conflitto

L’irritazione dell’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, dopo le dichiarazioni del ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, secondo cui, come riportano i media di Budapest, l’Ue “non solo non vuole negoziati di pace” in Ucraina, “non solo continua ad aggravare il conflitto e non considera il pericolo di escalation, ma quando qualcuno parla di pace lo bollano immediatamente come ‘burattino di Putin’“. Al suo arrivo lunedì al Consiglio Affari Esteri, Borrell ha annunciato: “Convocherò una sessione ristretta, solo con i ministri, per discutere di cosa è successo nelle scorse settimane, a cominciare dalla visita del primo ministro Orban e i discorsi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del ministro ungherese che accusano l’Unione europea di essere il paese o l’unione che spinge per la guerra. Queste accuse sono semplicemente inaccettabili“. Ha poi aggiunto: “L’Unione europea sta sostenendo l’Ucraina, e dobbiamo porre fine alla guerra sulla base della Carta delle Nazioni Unite. Discuteremo di come gli Stati membri valutano questa posizione da parte di un paese che allo stesso tempo è il paese che ha la presidenza dell’Unione europea. L’Unione Europea non sta spingendo per la guerra, non è dalla parte della guerra, difende l’Ucraina di fronte a un’aggressione”.

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