Russia ancora sotto shock dopo l’attacco terroristico avvenuto il 22 marzo scorso al Crocus City Hall di Mosca. Il bilancio è di oltre 130 morti e centinaia di feriti. “Tutti mi domandano cosa fare. Sono stati catturati. Complimenti a chi li ha presi”, ha scritto sul proprio canale Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo Dmitry Medvedev. “Dovrebbero essere uccisi? È necessario e sarà così. Ma è più importante uccidere tutte le persone coinvolte. Tutti. Chi ha pagato, chi ha simpatizzato, chi ha aiutato. Uccidiamoli tutti”, ha aggiunto. Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha dichiarato che le indagini sono ancora in corso, ma ha giurato che “i responsabili saranno puniti, non meritano pietà“.
Sono salite a 139 le persone morte durante l’attacco terroristico alla Crocus City Hall di Mosca. Lo ha detto il presidente del comitato investigativo della Federazione Russa, Alexander Bastrykin. “I primi risultati dell’indagine indicano che l’attacco terroristico è stato attentamente pianificato e preparato. L’attacco ha ucciso 139 persone”, ha riferito. Lo riporta Ria Novosti.
Gli Usa “attraverso diversi canali” stanno cercando di “convincere tutti” che “non c’è traccia di Kiev” dietro all’attentato terroristico di Mosca e che “si tratta dell’Isis”, ha detto ancora Vladimir Putin.
Secondo Putin, dopo aver accertato che gli esecutori materiali dell’attentato a Mosca siano stati estremisti islamici, resta ora da capire chi siano i mandanti. “Sappiamo per mano di chi è stata commessa questa atrocità contro la Russia e il suo popolo. Siamo interessati a chi sia il mandante“, ha spiegato. A tal proposito il leader del Cremlino ha detto che occorre capire per quale motivo i terroristi “hanno cercato di andare in Ucraina dopo aver commesso il crimine” e “chi li aspettava lì”. Secondo Putin chi ha pianificato l’attacco “voleva seminare panico e disordine nella società” ma “hanno incontrato l’unità e la determinazione a resistere”.
Dopo che nel suo primo discorso alla nazione, il giorno dopo l’attentato, il presidente russo Vladimir Putin non ha mai nominato l’Isis gettando ombre su una presunta responsabilità ucraina nell’attacco, il leader del Cremlino in serata ha per la prima volta affermato che la strage di Mosca è stata opera di islamisti radicali. “Sappiamo che il crimine è stato commesso per mano degli islamici radicali, la cui ideologia lo stesso mondo islamico combatte da secoli”, ha detto il presidente russo secondo quanto riporta Ria Novosti.
L’Isis è “l’unica responsabile” dell’attacco terroristico a Mosca. Lo ha ribadito il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ricordando che Washington aveva avvertito le autorità russe “all’inizio di marzo” riguardo all’attacco.
Circa 350 persone sono state evacuate dal centro commerciale Gorod, nel nord-est di Mosca, dopo una minaccia anonima secondo cui l’edificio sarebbe stato “minato”. Lo ha detto a Ria Novosti un rappresentante dei servizi di emergenza della capitale. “Le forze di sicurezza stanno controllando il centro commerciale Gorod sull’autostrada Entuziastov dopo una minaccia”, ha detto l’interlocutore dell’agenzia.
Intanto è scattato un nuovo allarme bomba in Russia, questa volta a San Pietroburgo. Il centro commerciale ‘Passage’ è stato evacuato nel primo pomeriggio. Lo riporta Ria Novosti. Tutto è partito da una telefonata anonima. Sul posto – hanno spiegato i responsabili del centro commerciale all’agenzia russa – “sono stati chiamati i servizi speciali, comprese le unità cinofile”. Il giorno prima nella metropoli erano stati evacuati i visitatori del London Mall, nel quartiere Nevskij.
Le indagini non hanno ancora formulato una versione definitiva sulle ragioni dell’attacco terroristico di venerdì a Mosca, neanche su un coinvolgimento dell’Isis. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riferisce l’agenzia di stampa russa Tass. “L’indagine è in corso, non è ancora stata espressa una versione coerente”, ha dichiarato Peskov. “Abbiamo parlato solo di dati preliminari, finora non è stata presentata alcuna versione”, “dobbiamo aspettare le informazioni dalle nostre forze dell’ordine ufficiali”, ha detto ancora.
No comment del Cremlino a una domanda relativa alle ferite dei sospetti responsabili dell’attacco di venerdì a Mosca, che domenica sono comparsi in tribunale nella capitale russa con segni di pestaggi. “Lascerò questa domanda senza risposta“, ha dichiarato il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov.
Quando sono comparsi in aula, i quattro uomini arrestati perché sospettati di essere esecutori materiali dell’attentato di Mosca avevano segni di gravi percosse. Uno di loro durante l’udienza sembrava essere a malapena cosciente. Gli accusati, che rischiano l’ergastolo, sono: Dalerdzhon Mirzoyev di 32 anni, Saidakrami Rachabalizoda di 30 anni, Shamsidin Fariduni di 25 anni e Mukhammadsobir Faizov di 19 anni. Secondo quanto riferito dal tribunale, due dei sospettati (Mirzoyev e Rachabalizoda) avrebbero ammesso la loro colpevolezza nell’assalto, ma le loro condizioni hanno sollevato dubbi sul fatto che stessero parlando liberamente. I media russi hanno riportato notizie contrastanti, secondo cui 3 o tutti e 4 gli uomini avrebbero ammesso la loro colpevolezza. Il tribunale distrettuale Basmanny di Mosca ha ordinato che gli uomini, tutti identificati dai media come cittadini del Tagikistan, siano tenuti in custodia fino al 22 maggio in attesa delle indagini e del processo. Alcuni media russi hanno riportato che i 4 sono stati torturati durante l’interrogatorio da parte dei servizi di sicurezza; Mirzoyev, Rachabalizoda e Fariduni hanno mostrato segni di forti contusioni, compresi volti gonfi. Rachabalizoda aveva anche un orecchio fasciato. Alcuni media russi hanno riportato sabato che a uno dei sospettati è stato tagliato l’orecchio durante l’interrogatorio. Associated Press non ha potuto verificare la notizia in modo indipendente. Il quarto sospettato, Faizov, è stato portato in tribunale da un ospedale su una sedia a rotelle ed è rimasto seduto con gli occhi chiusi per tutta la durata del procedimento. È stato assistito da medici mentre si trovava in tribunale, dove indossava un camice e pantaloni da ospedale ed è stato visto con diversi tagli.
La branca afghana dell’Isis nota come Isis-K, cioè Isis Khorasan, che ha rivendicato l’attacco di venerdì a una sala concerti alla periferia ovest di Mosca, “ha condotto in questi ultimi mesi diversi tentativi” in Francia. Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando durante una visita in Guyana francese. “Questo particolare gruppo, che a quanto pare è coinvolto in questo attacco, negli ultimi mesi aveva compiuto diversi tentativi sul nostro territorio”, ha detto l’inquilino dell’Eliseo.
La Francia ha “proposto ai servizi russi, così come ai nostri partner nella regione, una maggiore cooperazione” nella lotta al terrorismo, “tenendo conto delle informazioni che i nostri servizi hanno e degli elementi che possono essere utili ai russi”, ha detto ancora Macron. Bfmtv aggiunge che, alla domanda se sarà in grado di discuterne direttamente con il suo omologo russo Vladimir Putin, Macron ha risposto che i contatti saranno “inizialmente” a livello tecnico e ministeriale. “Vedremo l’evoluzione del contesto e se i prossimi giorni o settimane lo giustificheranno”, ha aggiunto.