Israele: “Palestinesi hanno sparato su folla civili in attesa aiuti”

Ribelli Houthi colpiscono nave mercantile in Yemen, equipaggio nelle mani dei miliziani

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 161. I fondamentalisti della Striscia riferiscono di una nuova strage di civili durante la consegna di aiuti sarebbe avvenuta a Gaza. L’esercito israeliano ha però smentito. Tel Aviv avrebbe rifiutato una nuova proposta di tregua che Hamas ha presentato a Egitto e Qatar, i due Paesi che stanno facendo da mediatori.

Arrivata a Gaza prima nave aiuti umanitari

La prima nave di aiuti umanitari tramite il corridoio navale aperto via Cipro è giunta sulla costa di Gaza. A darne notizia tramite il suo profilo ‘X’ la Ong World Central Kitchen. “Stiamo scaricando il cibo, di cui c’è un disperato bisogno, arrivato con la nostra prima spedizione di aiuti marittimi a Gaza come parte dell’’Operazione Safeena‘ – si legge – questo è il nostro impegno per portare quanto più aiuto possibile ai palestinesi via mare”.

Hamas attacca Abbas: “Nomina Mustafa atto unilaterale”

Hamas ha criticato la nomina di Mohammed Mustafa come nuovo primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese, definendola una designazione “unilaterale” da parte del presidente Mahmoud Abbas. Lo riporta Al Jazeera. Hamas ha affermato che la decisione è stata presa senza consultarlo nonostante abbia recentemente preso parte a un incontro a Mosca, a cui ha partecipato anche il movimento Fatah di Abbas, per porre fine alle divisioni di lunga data tra le due fazioni palestinesi. “Prendere decisioni individuali e impegnarsi in passi superficiali e vuoti come formare un nuovo governo senza consenso nazionale non fa altro che rafforzare una politica di unilateralismo e approfondire la divisione“, ha dichiarato Hamas. 

Netanyahu respinge richieste Hamas su ostaggi: “Sono assurde”

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha respinto l’ultima proposta avanzata da Hamas per un accordo sul rilascio degli ostaggi in cambio della liberazione di detenuti palestinesi e su una tregua, affermando che le richieste del gruppo palestinese “sono ancora assurde”, ma ha fatto sapere che invierà una delegazione di Israele in Qatar per continuare i colloqui “una volta che il gabinetto di sicurezza avrà discusso la posizione israeliana”. Lo riferisce il Times of Israel.

Netanyahu ha approvato piano d’azione a Rafah

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha approvato il piano d’azione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro, che ha aggiunto che l’esercito si sta preparando all’operazione e all’evacuazione della popolazione dalla zona. Lo riporta Ynet. L’ufficio del premier israeliano ha ribadito che le richieste di Hamas riguardo ai negoziati per la liberazione degli ostaggi sono “ancora infondate” e che una delegazione israeliana partirà per Doha, in Qatar, dopo che il gabinetto di sicurezza politica avrà approvato la posizione di Israele.

Israele, palestinesi hanno sparato su folla in attesa aiuti

Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che sono stati uomini armati palestinesi a sparare la scorsa notte contro la folla di civili in attesa di aiuti in piazza Kuwait a Gaza City, uccidendo almeno 21 persone. Secondo l’indagine dell’Idf, riportata dal Times of Israel, quando un convoglio di 31 camion contenenti cibo e altri aiuti umanitari stava entrando in un corridoio stabilito da Israele nel nord della Striscia “uomini armati palestinesi continuavano a sparare mentre la folla di abitanti di Gaza cominciava a saccheggiare i camion”. Funzionari sanitari di Hamas hanno detto che almeno 21 persone sono state uccise nell’incidente e più di 150 ferite.

Sicurezza rafforzata a Gerusalemme per 1° venerdì di Ramadan

La polizia israeliana ha rafforzato la sicurezza a Gerusalemme in vista delle preghiere del primo venerdì del mese sacro musulmano del Ramadan. Migliaia di fedeli sono attesi per le preghiere di mezzogiorno di venerdì presso il complesso sacro noto ai musulmani come ‘Nobile Santuario’, cioè la moschea di Al-Aqsa alla Spianata delle moschee, e chiamato dagli ebrei ‘Monte del Tempio’. Quest’anno il Ramadan giunge senza che sia stato raggiunto un accordo per un cessate il fuoco nella guerra fra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, che va avanti da 5 mesi. L’Onu ha avvertito che un quarto della popolazione di Gaza è alla fame e il ministero della Salute della Striscia afferma che sono oltre 31mila i palestinesi uccisi finora nel conflitto. Il ministero non distingue tra civili e combattenti nel suo conteggio, ma afferma che donne e bambini costituiscono i due terzi dei morti. Sono circa 1.200, per lo più civili, le persone uccise nel sud di Israele durante l’attacco del 7 ottobre guidato da Hamas che ha scatenato la guerra. Circa 250 persone sono state rapite e si ritiene che Hamas abbia ancora nelle sue mani circa 100 ostaggi.

Usa propongono risoluzione per cessate il fuoco immediato

Gli Stati Uniti hanno fatto circolare nella serata locale di giovedì la bozza finale di una risoluzione da presentare al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che sosterrebbe gli sforzi internazionali per stabilire “un cessate il fuoco immediato e duraturo” nella guerra fra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza nell’ambito di un accordo per il rilascio degli ostaggi presi prigionieri durante l’attacco a sorpresa di Hamas nel sud di Israele il 7 ottobre. Non è stata fissata una data per il voto e la bozza, ottenuta da Associated Press, potrebbe ancora essere modificata. Gli Stati Uniti avevano fatto circolare la bozza iniziale il 19 febbraio, un giorno prima di porre il veto a una risoluzione ampiamente sostenuta dai Paesi arabi che chiedeva un immediato cessate il fuoco umanitario nella guerra nella Striscia di Gaza, un no motivato con il fatto che secondo Washington avrebbe interferito con i negoziati per la liberazione degli ostaggi.

La bozza statunitense chiede a tutte le parti di rispettare il diritto internazionale che impone la protezione dei civili e degli strutture civili, fra cui ospedali, scuole e case. La bozza esprimerebbe anche la “profonda preoccupazione del Consiglio per la minaccia di carestie ed epidemie indotte dal conflitto che attualmente incombe sulla popolazione civile di Gaza e per il numero di persone denutrite”, oltre che per i livelli “catastrofici” di fame. Se la risoluzione verrà approvata, per la prima volta condannerà “gli attacchi guidati da Hamas del 7 ottobre 2023, così come la presa e l’uccisione di ostaggi, l’assassinio di civili e la violenza sessuale, incluso lo stupro”, nonché “l’uso di infrastrutture civili per scopi militari e per tenere ostaggi”. Il documento chiede inoltre che Hamas e gli altri gruppi armati concedano immediatamente l’accesso umanitario a tutti gli ostaggi rimasti. 

Houthi: “Destino equipaggio Galaxy Leader nelle mani di Hamas”

“La nave e il suo equipaggio sono nelle mani dei fratelli del movimento di resistenza di Hamas e delle Brigate Al-Qassam”. Lo ha detto alla Cnn il portavoce degli Houthi Nasr Al-Din Amer, in merito al destino dell’equipaggio del mercantile Galaxy Leader dirottato il 19 novembre nel Mar Rosso dai ribelli filo-iraniani Houthi. L’equipaggio del cargo, preso in ostaggio, era composto da 17 filippini, due bulgari, tre ucraini, due messicani e un rumeno. “Non abbiamo alcuna pretesa riguardo a questa nave”, aggiunge il portavoce riportando inoltre che sono in corso discussioni con Hamas sul loro rilascio. Il Galaxy Leader era gestito dalla compagnia giapponese Nippon Yusen, conosciuta anche come NYK Line. Secondo la società di gestione sul rischio marittimo Ambrey Analytics, è di proprietà di Ray Car Carriers, una società legata al cittadino israeliano Abraham Ungar. 

Houthi colpiscono mercantile in Yemen, equipaggio in salvo

Un sospetto attacco da parte dei ribelli Houthi dello Yemen ha colpito una nave nel Mar Rosso, provocando danni. L’attacco è avvenuto al largo della città portuale di Hodeida. È stato il centro per le operazioni commerciali marittime del Regno Unito ad darne notizia, riferendo che la nave è stata “colpita da un missile”, ha subito danni ritenuti non gravi e l’equipaggio è in salvo. Gli Houthi non hanno rivendicato immediatamente l’attacco. 

Idf: “Non abbiamo sparato su folla in attesa aiuti”

Israele nega di aver preso di mira gli abitanti di Gaza in attesa di aiuti, afferma che l’IDF sta indagando sulle accuse di HamasIl portavoce in lingua araba dell’Idf, Avichay Adraee, ha respinto le affermazioni di Hamas secondo cui le forze israeliane avrebbero sparato giovedì contro gli abitanti di Gaza in attesa di aiuti, uccidendo almeno 21 persone. Scrivendo sulla piattaforma di social media X, Adraee ha definito l’affermazione “errata”, aggiungendo che “mentre l’IDF sta indagando sui dettagli dell’incidente con la necessaria serietà, invitiamo i media ad agire in modo simile e ad affidarsi solo a fonti affidabili.

Israele: “Richieste Hamas irrealistiche”

Le richieste di Hamas sono “irrealistiche”: l’ufficio del primo ministro Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione, in seguito alle notizie secondo cui Hamas aveva presentato ai mediatori Qatar ed Egitto una proposta di acordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Lo riporta Haaretz. L’ufficio del Primo Ministro ha affermato che le richieste di Hamas sono “irrealistiche”. Nella nota viene evidenziato che un aggiornamento sulla questione sarà presentato venerdì al gabinetto di guerra e al gabinetto di sicurezza allargato.