Mantenendo l’impegno di alleggerire gli oneri amministrativi per gli agricoltori dell’Ue, la Commissione europea ha proposto venerdì di rivedere alcune disposizioni della politica agricola comune (PAC), con l’obiettivo di apportare semplificazioni pur mantenendo una politica forte, sostenibile e competitiva per l’agricoltura e l’alimentazione dell’UE. Queste proposte, relative alla condizionalità e ai piani strategici della PAC, mirano a ridurre l’onere relativo ai controlli per gli agricoltori dell’UE e a fornire loro una maggiore flessibilità per conformarsi a determinate condizionalità ambientali. Anche le amministrazioni nazionali beneficeranno di una maggiore flessibilità nell’applicazione di determinati standard. La Commissione sta inoltre inviando al Consiglio e al Parlamento europeo un documento di riflessione che delinea diverse misure per migliorare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare.
Nel primo anno di attuazione dell’attuale PAC (2023-2027), spiega la Commissione, gli agricoltori dell’UE hanno dovuto affrontare la sfida di rispettare pienamente alcuni degli standard benefici per l’ambiente e il clima chiamati “buone condizioni agricole e ambientali” (BCAA). Poiché la maggior parte dei pagamenti PAC ricevuti dagli agricoltori sono legati a questa serie di nove standard, questi vengono anche definiti condizionalità. La Commissione propone pertanto una revisione mirata di alcune condizionalità nel regolamento sui piani strategici della PAC. La revisione riguarda le seguenti condizionalità:
I piani strategici della PAC assegnano il 32% del bilancio totale della PAC (circa 98 miliardi di euro) ad azioni volontarie che promuovono gli obiettivi ambientali, climatici e di benessere degli animali. Le modifiche proposte mantengono questo bilancio senza precedenti e forniscono una maggiore flessibilità per raggiungere gli obiettivi ambientali della PAC. Inoltre, gli Stati membri dovranno rivedere i propri piani strategici della PAC entro il 31 dicembre 2025 se specifici atti ambientali e climatici (ad esempio sulla conservazione degli uccelli selvatici e degli habitat naturali della fauna e della flora selvatiche e sulla protezione delle acque) saranno aggiornati a livello dell’Ue.
Rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare, dice ancora la Commissione, è uno degli obiettivi chiave della PAC. Esistono già diverse misure in atto a livello dell’UE per garantire maggiore equità e proteggere gli agricoltori dalle pratiche commerciali sleali. Sebbene il grado di fiducia e cooperazione tra gli attori della catena sia in aumento, la piena attuazione e applicazione degli strumenti politici disponibili richiede tempo e occorre fare di più.