In Argentina grossa battuta d’arresto per il maxi-pacchetto di riforme economiche voluto dal presidente Javier Milei, la cosiddetta ‘legge omnibus’. Il provvedimento, secondo quanto comunicato da La Libertà Avanza, coalizione di Milei, è stato ritirato dal governo e tornerà in commissione per l’esame. Il rinvio, deciso per la mancanza di consenso su alcuni punti decisivi, segna un nuovo stop per il disegno di legge, che era già stato significativamente rielaborato. Al suo interno, disposizioni per consentire la privatizzazione degli enti statali, modifiche a centinaia di regolamenti, nonché misure per consentire la riduzione dei sussidi statali. Il partito di Milei, che controlla solo un piccolo numero di seggi al Congresso, ha accusato l’opposizione di “tradimento”.