La Corte costituzionale francese ha respinto gran parte della legge sull’immigrazione.
Tra le misure definite non rispettose della Costituzione, e che quindi saranno annullate, vi sono quella sull’accesso differenziato alle prestazioni sociali in base allo status lavorativo e alla durata della residenza in Francia. Lo riporta l’emittente Bfmtv. Respinto anche il reato di ‘soggiorno irregolare’ e l’istituzione di quote migratorie fisse della durata di tre anni. Considerate incostituzionali anche la “garanzia di ritorno” che gli studenti stranieri avrebbero dovuto pagare prima di trasferirsi in Francia.
Il Consiglio costituzionale ha dichiarato in un comunicato di aver respinto in tutto o in parte 32 degli 86 articoli della legge, affermando che erano contrari alla Costituzione. Il presidente francese Emmanuel Macron e i deputati avevano chiesto la valutazione dell’organismo sulla legge, approvata l’anno scorso dopo un tortuoso dibattito. Manifestanti che considerano la legge contraria ai valori francesi hanno protestato prima della sentenza davanti al Consiglio costituzionale, di fronte al Museo del Louvre, nel centro di Parigi. Erano previste anche altre proteste e la polizia ha adottato misure di sicurezza speciali per la giornata. I cittadini hanno accusato il governo di aver ceduto alle pressioni del partito di estrema destra Rassemblement National di Marine Le Pen per far passare la legge in Parlamento.